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Vignetta slovena: 15 euro per una settimana (Il Piccolo 16 ott)

Costano 15 euro per una settimana, 30 per un mese e 95 per un anno. Stanno comunque, tutte e indistintamente, sull’anima dei triestini che sulla vignetta hanno innescato polemiche e, persino, scritto canzoni dialettali di successo («No volevo la vinjeta»). Di sicuro c’è che la costosa vetrofania ha fatto andare di traverso più di qualche boccone a chi predilige per le sue gite fuori porta la «Iugo» (pazientate: ci vorrà ancora qualche anno perché la terminologia Slovenia entri nell’immaginario collettivo…).

Introdotte dal governo sloveno il 1° luglio del 2008, sulla falsariga di analoghi (ma più a buon mercato) ticket austriaci e ungheresi, hanno sortito sinora sulle autostrade e sulle tratte di congiunzione varie vittime, moltissime italiane, che hanno pagato, a seconda dell’umore dei poliziotti, dai 300 agli 800 euro. Eppure la buona fede, in molti casi, era scontata. Meno quella locale, che a lungo ha ”oscurato” i cartelli che indicavano i percorsi senza pedaggio e, solo dopo la diffusione di una guida del ”Piccolo” sulle strade alternative, andata letteralmente a ruba, ha ”aggiornato” i cartelli.

La vicenda sembrava poter risolversi nella passata estate dopo una lettera di Igor Jakomin, segretario di stato della Slovenia a Maria Teresa Bassa Poropat, presidente della Provincia di Trieste, che anticipava come il ministero dei Trasporti sloveno e quello degli Esteri stessero valutando la possibilità «di garantire anche alla popolazione residente nella Provincia di Trieste il transito gratuito sul determinato territorio della Repubblica di Slovenia secondo i principi di reciprocità». Nei fatti, una beffa senza seguito. (f.b.)
 

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