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Una sinfonia per l’amicizia fra Trieste e i serbi (Il Piccolo 11 set)

di FRANCESCO CARDELLA

Nel segno della collaborazione e della storica integrazione nella società triestina. Appare concepito anche in tale misura l'appuntamento di giovedì 16 settembre, al Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" di Trieste, legato a " Sinfonia dello spirito e del respiro", concerto solistico di musica balcanica e serba, evento organizzato dal Comune di Trieste in collaborazione con la Comunità Religiosa Serbo – Ortodossa locale, curata da Padre Rasko Radovic. L'appuntamento del " Verdi" pone in cattedra il flautista Bora Dugic, accompagnato dall'Ensemble " Vetrovi Balkana", il Coro accademico " Collegium Musicum" diretto da Darinka Matic Marovic e l'Orchestra della Radio – Televisione della Vojvodina, supportata dal Gruppo vocale femminile " Smilje". Cartellone piuttosto corposo quello del 16 settembre, corredato anche dalla passerella di ospiti come il baritono Oliver Njego, la cantante Jelena Tomasevic, il violinista Lucijan Petrovic e il cembalista romeno Mircea Ardeleanu.

"Sinfonia dello spirito e del respiro" pone in primo piano il flautista Bora Dugic, ritenuto in patria un profeta del filone balcanico, una sorta di Severino Gazzelloni serbo, da quasi 40 anni sulla ribalta in veste di compositore e interprete tra produzioni discografiche e partecipazioni ai festival internazionali del settore. Bora Dugic ha partecipato nel 2008 all'Eurovision Song Contest, in coppia proprio con Jelena Tomasevic, una delle ospiti della serata al "Verdi", giovane cantante particolarmente quotata sullo scenario serbo, il cui percorso è stato inaugurato a soli 8 anni, trionfando al "Sarenjjada", lo "Zecchino d'Oro" di Kragujevac. Le premesse del concerto sono alimentate da credenziali artistiche qualitative ma non è un segreto che la tappa rappresenti anche un nuovo atto per cementare ulteriormente i rapporti tra la comunità serba cittadina e le istituzioni del capoluogo.

Questo almeno è quanto si è respirato ieri nel corso della conferenza di presentazione del concerto, avvenuta nel Salotto Azzurro del palazzo municipale, alla presenza di una schiera formata da Padre Radovic, il Console generale di Serbia a Trieste, Vladimir Nikolic, il presidente della comunità locale, Bogoljub Stojicevic, il direttore del "Verdi", Alessandro Gilleri, il consigliere Piero Camber e il sindaco Roberto Dipiazza: «E' un appuntamento che conferma i rapporti amichevoli tra la città e il resto della comunità di Serbia – ha ribadito lo stesso Dipiazza – un momento che rilancia e consolida altre forme di collaborazione».

La ventata musicale serba del 16 settembre non si limiterà alla scena prevista al " Verdi". Prima della rappresentazione (20.30, ingresso libero), sul piazzale antistante il teatro, i giovani artisti della Associazione Culturale " Pontes – Mostovi", curata da Biljana Klepic e Vladimir Soso, offriranno un saggio del repertorio folk serbo, tra canti, danze e vetrina di vezzosi costumi tradizionali.

 

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