ANVGD_cover-post-no-img

11 set – Anche la Croazia verso le vignette autostradali

di ANDREA MARSANICH su Il Piccolo dell'11 settembre 2010

FIUME Anche la Croazia potrebbe introdurre l’uso dei bollini (o vignette) per l’attraversamento della sua rete autostradale. È quanto si propone nello studio elaborato da un gruppo di esperti della facoltà zagabrese di Ingegneria dei Trasporti e dell’Istituto croato per i Trasporti e le Comunicazioni, gruppo guidato dal docente zagabrese Ivan Dadic. Lo studio è stato inoltrato al ministero del Mare, Trasporti e Infrastrutture, che dovrà dare una valutazione e quindi decidere se il documento vada sottoposto all’attenzione del governo e successivamente a quello del Parlamento croato, il Sabor, per l’accettazione definitiva. Tenendo conto che le autostrade croate sono tra le meno praticate in Europa e dunque garantiscono scarsi guadagni ai concessionari e minori opportunità di sviluppo all’economia nazionale, gli esperti hanno optato per due soluzioni, che dovrebbero garantire un maggiore uso di queste infrastrutture, ossia l’entrata in vigore di bollini nazionali e regionali. I primi sarebbero suddivisi in tre categorie: bollino da 10 giorni, da 60 e da un anno. Il pagamento forfettario per il periodo di 10 giorni comporterebbe per le auto l’esborso di 90 kune, circa 12,36 euro. Si verserebbero 360 kune (49,4 euro) per due mesi di viaggi in autostrada, mentre il costo forfettario per un anno ammonterebbe a 900 kune (123,6 euro). Nel corso dell’alta stagione turistica, la vignetta della durata più breve – i citati 10 giorni – avrebbe un costo maggiorato del 25 per cento. Secondo Dadic e i suoi collaboratori, si tratterebbe di bollini a prezzo conveniente, che garantirebbe a cittadini croati e stranieri di percorrere in modo illimitato tutte le autostrade della Croazia. Naturalmente nel periodo di durata del bollino. Sarebbero in grado inoltre di far aumentare la movimentazione veicolare lungo questi assi viari, dare impulso al comparto economico e alle aree che fiancheggiano le autostrade.

Parlando di convenienza, le suddette 900 kune annuali sarebbero ammortizzate (facciamo un esempio) da un fiumano che per otto volte all’anno si dirige a Zagabria e ritorno, spesa che attualmente tocca le 960 kune (131,8 euro). Si è pensato poi di avere un bollino per così dire personalizzato, ovvero riguardante l’appartenenza regionale. La Croazia sarebbe suddivisa in cinque maxiregioni dei trasporti: Istroquarnerino, Croazia Centrale, Lika, Slavonia e Dalmazia. Gli abitanti dell’Istria e del Quarnero pagherebbero annualmente 490 kune (67,3 euro) per il bollino macchina, che consentirebbe loro di scarrozzare a piacimento lungo i tratti autostradali compresi nelle due regioni nordadriatiche, compresi l’Ipsilon istriana e il tunnel del Monte Maggiore. Gli automobilisti della Croazia centrale verserebbero invece 630 kune all’anno (86,5 euro) e in compenso potrebbero viaggiare a volontà sulla Fiume–Zagabria fino a Bosiljevo e sulle autostrade in direzione di Slovenia, Ungheria e Belgrado. Le entrate potrebbero arrivare fino a 2 miliardi e 227 milioni di kune, pari a 306 milioni di euro, mentre oggigiorno le aziende concessionarie si beccano un miliardo di kune (137 milioni di euro) in meno. Il nuovo sistema di pagamento porterebbe poi al taglio di centinaia di cassieri dei caselli autostradali, visto che la sola Azienda autostradale croata ne ha circa 700 in conto salario. Da non disprezzare anche il fatto che i bollini contribuirebbero ad eliminare le code ai caselli, snellendo la circolazione. La Croazia potrebbe insomma aggregarsi alla sempre più numerosa lista di Paesi europei che hanno introdotto la vignetta autostradale: Slovenia, Austria, Svizzera, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Danimarca, Romania e Polonia.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.