ANVGD_cover-post-no-img

Un volume lontano dal territorio etnico (Voce del Popolo 10 ott)

GORIZIA – Il volume Istria Quarnero Dalmazia. Storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo di Marco Cuzzi, Guido Rumici e Roberto Spazzali è stato recentemente oggetto di una presentazione tenutasi in anteprima alla Libreria editrice goriziana. Ieri infatti, si è tenuto sullo stesso tema un secondo appuntamento alla presenza dello storico Giuseppe Parlato al nuovo Civico Museo della civiltà istriana, fiumana e dalmata di Trieste, volto ad affrontare un’opera costruita con un particolare metodo storiografico che ha dato luogo ad un lavoro imponente ma di agile consultazione. All’incontro goriziano, al quale ha partecipato, oltre agli autori, anche il presidente del Comitato provinciale dell’Anvgd e della Lega nazionale 1891 Rodolfo Ziberna, è stato spiegato che questo volume, pubblicato dall’Irci e dalla Leg nel 2009, incentiva così la collaborazione tra tutte le diverse realtà interessate a far conoscere la storia di quest’area dai confini più netti o più sfumati a seconda di un gran numero di variabili estrapolate. In suddetto panorama gli autori hanno voluto effettuare alcune scelte. Innanzitutto quella di non privilegiare le date storiche fondamentali, ma piuttosto descrivere momenti precedenti o successivi ad eventi determinanti, che di fatto hanno condizionato il quadro sociopolitico di queste terre. Interessante poi la contestualizzazione storica, rappresentata da una linea gialla nel bordo alto delle pagine, dove vengono inserite anche altre date rilevanti per i periodi in oggetto. Sui confini sono state poi demarcate alcune linee di pensiero, che pongono Spazzali e Cuzzi molto lontani dalla storiografia slovena, ed in particolare dai pericolosi concetti di “territorio etnico” (che per altro sono stati usati anche in alcune comunicazioni ufficiali recenti tra Slovenia e Bruxelles).

Come ha spiegato Ziberna, non si tratta di un saggio vero e proprio, ma di una sorta di “sussidiario”, nel senso che può essere sfogliato privilegiando singoli capitoli a seconda del proprio interesse. Spazzali ha anche ricordato i “perché” della scelta di studiare Istria, Quarnero e Dalmazia, quando in realtà all’inizio fu commissionata una ricerca sulla sola Istria. “Come facevo a parlare dell’Istria, senza parlare della Dalmazia o di Fiume”? È un concetto della storia regionale che non mi appartiene” – ha puntualizzato il docente, che ha anche ricordato come in origine questo libro doveva essere scritto con un altro storico, Antonio Sema, che però era gravemente malato già al momento di iniziare la redazione del volume. Per questo motivo sono quindi stati chiamati a partecipare Marco Cuzzi (1962) istriano di origine che insegna Storia contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, (si occupa in particolare di storia del fascismo e del neofascismo sia in ambito italiano sia internazionale, nonché della storia del confine orientale d’Italia, della Jugoslavia nel Novecento e delle occupazioni italiane nei Balcani durante la Seconda guerra mondiale) e Guido Rumici (1959), insegnante e pubblicista, che si è occupato a lungo della realtà degli italiani “rimasti” in Istria, Quarnero e Dalmazia. Un’opera affidata ad un gruppo di studiosi-docenti, con lo scopo di divulgare una storia diversa rispetto a quella dei tanti libri di scuola che, nel bene o nel male, poco si occupano di questa specifica area.

Emanuela Masseria

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.