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Un sogno d’amore coronato in Istria (Voce del Popolo 18 set)

Lo scorso fine settimana, a coronare il loro sogno d’amore a Rovigno, è stata una coppia di sposi diremmo un po’ al di fuori dall’usuale. Entrambi giunti apposta a Rovigno da Roma, lui figlio di madre rovignese e papà romano, lei irlandese invaghitasi di un italiano con le radici istriane, hanno voluto coronare il loro matrimonio a fine estate proprio in questa splendida e romantica cittadina istriana. Lui è Marco Mariani, figlio di Eufemia Giuliana Budicin (e il nome di sua mamma, che è lo stesso della Santa patrona e protettrice di Rovigno e il cognome che porta vi rivelano già tutto delle origini e dei legami della famiglia con Rovigno). Lei è Patricia Heery, una bella e sorridente ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi scuri, ed è stata proprio lei, dopo aver conosciuto il luogo di origine del suo futuro coniuge, a esprimere il desiderio di celebrare il matrimonio a Rovigno.

Detto, fatto. Marco e Patricia si sono rimboccati le maniche ed hanno puntualizzato per tempo ogni particolare. Per l’occasione, per informare per bene tutti gli invitati a nozze del luogo in cui si sarebbe svolta l’attesissima cerimonia, hanno pubblicato su Internet anche una pagina con tutti gli estremi e i dettagli, fornendo ai loro invitati, molti dei quali arrivavano dall’Irlanda, dall’Italia e da tante altre località molto distanti, tutti i dati necessari per agevolare ai loro ospiti un piacevole soggiorno a Rovigno e la partecipazione al rito. Inclusi suggerimenti preziosi sulle disposizioni legali di accesso in Croazia, sulle possibilità di noleggio delle automobili, sui voli aerei dall’Inghilterra e dall’Italia fino all’aeroporto più vicino, i dati sulle partenze dei bus e degli aliscafi da Venezia, da Trieste o da Pola per Rovigno, e una piantina di Google Earth con indicate le indicazioni stradali per raggiungere la città di Sant’Eufemia.

E anche il tempo si è schierato dalla loro parte. Il sabato della cerimonia nuziale era una bellissima giornata di sole. Marco e Patricia erano attorniati per l’occasione da più di un centinaio di parenti e amici, moltissimi dei quali giunti appositamente dall’Irlanda, dall’America Latina, dagli Stati Uniti, dall’Australia, da tante località italiane (Roma, Salerno, Torino) e ovviamente da Rovigno.

Il tutto è iniziato con la cerimonia del rito civile, celebrata dal vicesindaco della Città di Rovigno, Marino Budicin e dall’incaricata di stato civile, Marinella. Una cerimonia che, come ci ha raccontato la mamma dello sposo, è stata commovente e di particolare significato anche per l’intervento del vicesindaco, che si è detto felicissimo di avere l’occasione di celebrare un matrimonio che in un certo qual modo è stato anche un ritorno alle radici e alle origini di una parte della famiglia. Budicin si è augurato anche che l’esempio di Marco e Patricia venga seguito da altri giovani discendenti di rovignesi.

Dopo la cerimonia in Municipio il corteo nuziale ha seguito gli sposi lungo l’affascinante e suggestiva salita di via Grisia per raggiungere il sagrato del Duomo di Sant’Eufemia, chiesa nella quale, celebrata dal parroco Milan Zgrabljić e introdotta dalle note dell’Ave Maria di Franz Peter Schubert, maestralmente eseguita dal violista fiumano Francesco Squarcia, si è tenuta la cerimonia religiosa. Dopo il rito, Marco e Patricia, seguiti da tutti gli invitati, si sono trasferiti a prendere un aperitivo nell’appartamento degli sposi, in via Santa Croce, scelto dalla giovane coppia non a caso, per la bellissima vista sia sul porto, sia sull’isola di Santa Caterina e sul mare aperto. Un panorama davvero da sogno, tanto più che si era ormai al calar del sole per cui, in particolare per tutti coloro che tra gli invitati erano a Rovigno per la prima volta, quello del tramonto rovignese è stato davvero un momento eccezionale apprezzato da tutti. E d’eccezione è stata pure la serata, con cena di gala con vista notturna sul mare dalla terrazza di Santa Caterina. Un intrattenimento durante il quale ai canti tipicamente rovignesi si sono avvicendate musiche e danze tipiche della tradizione irlandese, visto che gli ospiti e i parenti della sposa hanno ben pensato di portarsi con sè gli strumenti più caratteristici della loro terra. Una festa, dunque, quella di Marco e Patricia, nel corso della quale si è creata un’atmosfera del tutto particolare che ha coinvolto piacevolmente ognuno dei convenuti.

Il giorno prima delle nozze, invece, gli sposi hanno voluto dedicare ai loro ospiti una giornata tipicamente all’insegna delle tradizioni locali, organizzando per tutti i loro ospiti un giro in “batana”, a forza di remi, dal Molo piccolo porta, circumnavigando Rovigno, fino allo spacio “Matika” situato nella storica via che era un tempo Dietro Castello (oggi via Švalba). A organizzare il tutto è stata l’Associazione “Casa della batana”, con i suoi bravi rematori in tenuta folkloristica. Caratteristici sono stati pure la cena, allestita allo spacio e tutta a base di pesce nostrano e l’accompagnamento musicale, che, in quest’occasione, ha visto esibirsi il complesso folk “Batana” e il noto cantante rovignese Sergio Preden – Gato. Il giorno dopo il matrimonio, invece, gli sposi, hanno creduto bene di far visitare ai loro ospiti i dintorni della splendida costa rovignese e l’arcipelago, questa volta in barca a motore. Una festa di nozze, quella di Marco e Patricia, che rimarrà impressa senza ombra di dubbio a lungo nella memoria di tutti gli invitati e che ne farà tornare tanti a Rovigno negli anni a venire. Tant’è che molti di loro, entusiasti della bellezza del luogo, hanno deciso già in quest’occasione di prolungare il loro soggiorno trattenendosi in città più a lungo del previsto.

Eleonora Brezovečki

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