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18 set – La Famìa Ruvignisa ha finalmente festeggiato a casa

Quest’anno il tradizionale Raduno organizzato in occasione della festività di Sant’Eufemia dall’Associazione degli esuli Famìa Ruvignisa, si è tenuto a Rovigno. All’incontro, giunto alla sua 53.esima edizione, hanno partecipato di conseguenza oltre a numerosi esuli rovignesi arrivati in città un po’ da tutta Italia, ma pure dagli Stati Uniti, dall’Australia e da altre località d’Europa (Melbourne, Los Angeles, Londra) anche molti connazionali rimasti. La manifestazione si è protratta per tre giorni. È iniziata con una Santa Messa celebrata nel Duomo di Sant’Eufemia, accompagnata dalla Corale Orchestrale “Santa Cecilia” di Grado, diretta dal Maestro Anello Boemo, con all’organo Paolo Malaroda, e con in programma la Messa Jubilaris di F.Vittadini, gli inni “Oh qual stile qual dolce favella” e “Madonnina del mare”. Ad officiare il rito religioso in lingua italiana è stato il vescovo di Veglia, mons. Slavko Zec. Quindi, negli ambienti dell’hotel Park di Rovigno, dove ha trovato sistemazione buona parte dei convenuti e dove ha avuto luogo pure il pranzo sociale, si è svolta la parte ufficiale dell’incontro, alla quale era presente anche una delegazione in rappresentanza sia della Comunità degli Italiani che della Città di Rovigno. composta dal presidente della CI Gianclaudio Pellizer, dalla vicepresidente del Comitato Esecutivo CI, Ivetta Volčić Žufić, da Marino Budicin, nel duplice ruolo di vicesindaco e di vicepresidente della CI, da Nicolò Sponza, in rappresentanza del Consiglio regionale per la minoranza italiana e da Giovanni Radossi, in quella del Centro di ricerche storiche di Rovigno. Il saluto a tutti i presenti è stato del presidente della Famia Ruvignisa, Francesco Zuliani. Altri interventi sono stati invece di Marino Budicin e Gianclaudio Pellizzer, che si sono detti entrambi felicissimi che l’avvenimento quest’anno sia stato organizzato a Rovigno.

Il Raduno è proseguito con tutta una serie di altri eventi. Per l’occasione a tutte le rovignesi di nome Eufemia presenti sono state conferite delle targhe ricordo. Dei riconoscimenti sono andati a quegli attivisti di quest’Associazione degli esuli che si sono particolarmente impegnati nel divulgare e meglio far conoscere nell’ambiente in cui vivono la triste storia ancor sempre a molti poco nota degli esuli istriani. Delle Targhe sono state consegnate così da Francesco Zuliani ad Anna Maria Fagarazzi, ad Anna Rismondo, a Giuseppe Gioseffi, a Franca Dapas e a Tullia Manzin. A Bruno Carra, invece, è stato assegnato lo stesso riconoscimento per la pubblicazione del suo libro, intitolato “La cisterna”: un racconto che a suo tempo è stato anche messo in scena, che ha visto ormai tante repliche, sia in Italia che in Istria, e che ci si augura possa approdare prossimamente pure a Rovigno, città nella quale la storia scritta da Carra è ambientata. Anche al Raduno della Famìa Ruvignisa si è esibito il noto violista fiumano, Francesco Squarcia, che oltre ad altri brani di musica classica ha suonato pure l’inno nazionale italiano.

Ieri, in mattinata i membri della Famìa hanno onorato tutti i defunti al cimitero cittadino e hanno deposto nel camposanto una corona di alloro in memoria dei caduti in guerra e delle vittime delle foibe e dei campi di internamento. In serata, all’hotel Park si è svolto invece un concerto del complesso folk “Batana” diretto da Riccardo Bosazzi, al quale ha parteciparo pure il cantante Sergio Preden Gato.

(eb su La Voce del Popolo del 18 settembre 2010)

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