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UE pronta a ”sdoganare” la vignetta slovena (Il Piccolo 12 ott)

LUBIANA «Vignette» autostradali slovene: Lubiana si aspetta che la Commissione europea sospenda il procedimento di infrazione nei suoi confronti. Lo ha dichiarato il ministro dei trasporti sloveno Patrick Vlacic. Un'anticipazione in tal senso gli sarebbe stata data dallo stesso Commissario europeo ai trasporti Antonio Tajani. Nella notizia, pubblicata sul sito internet della Radiotelevisione di Slovenia, si sostiene che Vlacic e Tajani hanno avuto un colloquio informale recentemente in Svezia e che da quell'incontro il ministro sloveno ha potuto dedurre che l'ultima soluzione adottata da Lubiana (vignette settimanali da 15, mensili da 30 e annuali da 95 euro) sia considerata in armonia con le norme europee. La sospensione ufficiale del procedimento di infrazione, secondo Vlacic, a questo punto «è solo una formalità». Se l'annuncio del ministro sloveno troverà conferma, gli automobilisti triestini e goriziani dovranno rassegnarsi: non ci sarà piu speranza di riuscire a transitare sulla rete autostradale o sulle strade a scorrimento veloce della Slovenia senza dover pagare il tanto contestato bollino.

Il procedimento di infrazione nei confronti di Lubiana era stato avviato dalla Commissione europea nell'ottobre del 2008. I bollini autostradali introdotti nel luglio dell'anno scorso erano infatti di soli due tipi: semestrali da 35 e annuali da 55 euro.

A giudizio della Commissione, si trattava di una soluzione discriminatoria nei confronti degli stranieri, che pur usando la rete stradale slovena molto meno della popolazione locale – come nel caso dei turisti in transito – erano costretti ad acquistare perlomeno la vignetta semestrale.

L'avvio del procedimento di infrazione per i bollini ha avuto come conseguenza anche la sospensione dell'erogazione di fondi europei (88 milioni di euro) destinati alla costruzione del tratto autostradale Slivnica–Drazenci.

Nel luglio di quest'anno, raccogliendo le osservazioni della Commissione, Lubiana ha modificato il tariffario dei bollini, eliminando quelli semestrali ed introducendo quelli settimanali da 15 e mensili da 30 euro, ma ha anche portato il prezzo di quelli annuali da 55 a 95 euro. Per Bruxelles, così come per diversi Automobile club europei, si tratta ancora di tariffe troppo alte, ma formalmente, almeno a giudicare dalle ultime dichiarazioni del ministro sloveno Vlacic, non c'e' più quell'elemento discriminatorio nei confronti dei cittadini degli altri Paesi europei, elemento che aveva fatto scattare il procedimento di infrazione. Recentemente, la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Popropat, partendo dal fatto che la circolazione sulla grande viabilità triestina è gratuita per tutti fino al Lisert, aveva chiesto, sulla base del principio di reciprocità, determinate agevolazioni per gli automobilisti di Trieste che circolano sulle autostrade e strade a scorrimento veloce della Slovenia a ridosso del confine, ma da Lubiana, dopo un primo segnale di apertura, è arrivata la risposta che dagli Accordi di Osimo, tirati in ballo dalla Poropat, non deriva per la Slovenia alcun obbligo di abolire le «vignette» o di non introdurre pedaggi per le strade a ridosso del confine. Oltre che sulle «vignette», ricordiamo, la Slovenia ci guadagna anche su chi rifiuta il bollino. In poco più di un anno, la Società autostrade slovene ha raccolto, solo di multe per i trasgressori (da 300 a 800 euro, dimezzabili se pagati entro due settimane dall'infrazione, n.d.a.), non meno di 8 milioni di euro.

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