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Tino e Nico: una vita da leggenda (Il Piccolo 11 ott)

Una vita da leggenda, quella di Agostino Straulino, in cui il mare è stato elemento essenziale, dalle prime veleggiate a Lussino, sulla barca che gli avevano costruito il padre e lo zio, alle imprese sportive e alla carriera in Marina.

Entrato a vent’anni all’Accademia di Livorno, regata con i colori dell’Accademia fino ad essere selezionato per le Olimpiadi di Berlino. Allo scoppio della guerra Straulino è a bordo dell’incrociatore Garibaldi, poi entra negli incursori subacquei, con i quali prende parte alle azioni di Gibilterra. Nel dopoguerra la grande stagione delle vittorie con la Star assieme a Nico Rode. Parallelamente continua nella carriera militare: nel 1965 è al comando della Vespucci, che definirà come una delle esperienze più belle.

Nato a Lussino come Straulino, classe 1912, Nico Rode ne fu il compagno dei grandi trionfi. Come si legge nel volume «Atleti olimpici del Friuli Venezia Giulia». curato da Ezio Lipott e pubblicato dal ”Piccolo” nel 2008, Rode iniziò il lungo sodalizio sportivo con Straulino nel 1935, a Napoli, in occasione di una regata internazionale. Da allora, a bordo della Star iniziarono a collezionare un’incredibile serie di vittorie che li ha iscritti nell’albo d’oro della vela. I succesi più famosi arrivarono nel dopoguerra (durante il conflitto Rode era stato osservatore della Marina sugli idrovolanti): nel 1949 il primo di otto titoli europei consecutivi (fino al 1956), cui si aggiunsero due mondiali (1952 e 1953) e le prestigiose medaglie olimpiche (oro a Helsinki e argento a Melbourne).

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