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11 ott – Straulino e Rode celebrati alla vigilia della Barcolana

Dinanzi a centinaia di persone e in mezzo alla febbrile vigilia della Barcolana la targa che intitola ad Agostino Straulino e Nicolò Rode, la coppia di velisti più vincente al mondo, il piazzale dell’ex piscina Bianchi è stata scoperta dalle figlie dei due campioni, Marzia e Vezia.

Straulino e Rode erano entrambi originari di Lussinpiccolo e il labaro dell’isola quarnerina spiccava mentre il coro femminile ”Vittorio Craglietto”, costituito solo un paio d’anni fa dalla Comunità degli italiani di Lussinpiccolo e diretto dalla maestra Bruna Tarabocchia Vlacancic, ha eseguito alcuni canti tradizionali.

«Straulino nasceva esattamente 95 anni fa (il 10 ottobre 1914, ndr) – ha affermato il sindaco Roberto Dipiazza – per cui non poteva esserci giornata più propizia per l’intitolazione di questo piazzale, dove tra l’altro nascerà qualcosa di estremamente importante per la città come il Parco del mare. Con la nuova Europa e dopo l’auspicato prossimo ingresso nell’Ue anche della Croazia – ha concluso – l’Adriatico, il mare di Straulino e Rode, cui tutti anche tutti noi, abitanti di queste terre, ci sentiamo indissolubilmente legati, sarà sempre di più un mare di amicizia e fraterna collaborazione».

Pressoché unanimi sono state negli ultimi anni, come ha ricordato il vicesindaco Gilberto Paris Lippi, nella doppia veste di assessore allo Sport e alla Toponomastica, le richieste d’intitolazione di uno spazio cittadino alla la leggendaria coppia di ”lupi di mare” (entrambi erano tra l’altro soci dello Yacht club Adriaco, ieri rappresentato dal presidente de’ Manzini), in particolare dall’Associazione azzurri d’Italia, presente con Matteo Bartoli e Marcella Skabar, ma anche da Alessandro Carmi, consigliere comunale del Pd, e dal giornalista e velista Pino Bollis. Richieste fatte poi proprie dall’amministrazione comunale.

Lippi ha quindi sottolineato la soddisfazione e il consenso dei triestini e di tutti gli sportivi per questa intitolazione, che ricorda due campioni molto amati, «due figure magnifiche di olimpionici d’Italia, affratellati dalla comune origine lussignana e da una lunga, grande amicizia, consolidata in tanti cimenti sportivi di altissimo livello e in tante avventure di mare».

Vezia Rode, oltre alla ”poliedricità” agonistica del padre (che eccelleva anche nel ping pong, nel bridge e negli scacchi), ha voluto ricordarne la triestinità: «Mio padre – ha sottolineato – lussignano e marinaro, si sentiva profondamente triestino. Ora riposa Sant’Anna, ed è bello e giusto che la città gli abbia attribuito questo riconoscimento».

Alla manifestazione, oltre all’assessore alla Cultura Massimo Greco (a Straulino è dedicata una mostra visitabile in questi giorni al Museo del mare) erano presenti anche la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, la presidente della Comunità degli italiani di Lussinpiccolo Anna Maria Saganic e il vicepresidente della giunta esecutiva Mariano Cherubini.

Commosso, Sergio Sorrentino, classe 1924, altro nobile della vela giuliana, che divise con Straulino tre partecipazioni olimpiche.

Secondo molti storici dello sport, Straulino e Rode furono per la vela italiana ciò che Zeno Colò era stato per lo sci e Gino Bartali per il ciclismo.

Conquistarono una nutrita serie di vittorie in campionati italiani, europei e mondiali, successi culminati con l’oro olimpico nella classe Star alle olimpiadi del 1952 a Helsinki e con l’argento nella stessa specialità quattro anni dopo a Melbourne.

(da Il Piccolo dell'11 ottobre 2009)

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