Ecco un altro singolare racconto di Ulisse Donati, scrittore di Zara. Il testo originale videoscritto fa parte della Collezione di Franca Balliana Serrentino. Si ricorda che Zara, sulla costa dalmata, fece parte del Regno d’Italia dalla fine della Prima guerra mondiale fino al 10 febbraio 1947, quando fu ceduta alla Jugoslavia di Tito. Nel proporre …
Zara e gli zaratini nei ricordi dell’esule Ulisse Donati Leggi altro »
Tra le pubblicazioni che l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha presentato allo stand del Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata all’edizione 2024 di Librixia. Fiera del libro di Brescia, molta attenzione ha riscosso il volume Dopo l’esodo. Da profughi a cittadini. Il processo di integrazione di giuliani e dalmati …
Presentazione di “Dopo l’esodo. Da profughi a cittadini”, storia degli esuli a Brescia Leggi altro »
Il giorno 8 ottobre 2024 è venuto a mancare Michelino La Rocca all’età di 94 anni: nato a Villa del Nevoso in provincia di Fiume, da padre Gaetano La Rocca e madre Amalia Muller (Parenzo), profuga istriana. Lo ricordiamo come assiduo sostenitore e frequentatore dei raduni sia a Roma che Trieste, con le varie associazioni. …
Ricordo di Michelino La Rocca, esule da Villa del Nevoso Leggi altro »
Perché siete venuti via da Rovigno? “Al mio babbo Matteo Budicin, del 1906, che era fabbro meccanico, fu tolta l’officina dai titini e fu data a chi comodava loro – ha detto Renata Budicin – la mia mamma, Giovanna Sestan, del 1925, operaia alla Manifattura Tabacchi fu cacciata dalla fabbrica perché assieme ad altre tabacchine si rifiutò …
Renata Budicin, esule rovignese cresciuta nel campo profughi di Laterina Leggi altro »
Come mai Ines Demarchi non volle ritornare a Fiume jugoslava, nel 1948, dopo aver abbandonato la sua città natale? È il funzionario dell’Ufficio IRO per l’emigrazione che scrive la sua risposta sul Questionnaire: “Dice che non vuole tornare indietro perché essendo italiana di sentimenti democratici italiani desidera vivere in un paese libero” (“She says thath …
Da Fiume al Canada passando per L’Aquila: una pagina della storia dell’Esodo Leggi altro »
Mario Bianchi gestiva il Caffè Loggia a Capodistria quando la cittadina istroveneta fu occupata dai partigiani comunisti jugoslavi alla fine della Seconda guerra mondiale: nel maggio 1945 fu sequestrato dall’OZNA, la polizia segreta titina, e di lui non si seppe più nulla. La sua famiglia intraprese appena possibile la via dell’esilio e suo figlio Giorgio …
Scomparso Giorgio Bianchi farmacista esule da Capodistria Leggi altro »
Il quotidiano della comunità autoctona italiana in Istria, Carnaro e Dalmazia La Voce del Popolo dedica ogni sabato spazio ad un’intervista che riguarda personaggi, protagonisti o personalità del mondo dell’esodo giuliano-dalmata. Sabato scorso Rosanna Turcinovich Giuricin ha intervistato Martina Marciano, imprenditrice laziale che sta riscoprendo e valorizzando le sue origini istriane grazie prima di tutto a …
Esuli di terza generazione alla ricerca delle proprie origini Leggi altro »
Certi fiumani in esilio sopportarono di tutto. Le condizioni disagevoli del Campo profughi, la mancanza di lavoro, l’incertezza del futuro, la mala accoglienza, ma non riuscirono a superare un “cerchio del dolore”, come viene descritto dagli storici che studiano i traumi e i lutti del Novecento. È il gran dolore per la mancanza del mare …
Esuli da Fiume al CRP di Brescia, lontano dal mare Leggi altro »
Scappare dai titini in bicicletta. È successo pure questo. È emerso di recente. La storia di Lionella Lupieri e dei suoi familiari, esuli di Tolmino, ex provincia di Gorizia, annessa alla Jugoslavia dal 10 febbraio 1947, viene ricostruita in base ai documenti ritrovati nel web, grazie agli Archivi Arolsen (Germania). Sono i suoi zii a …
Una maestra minacciata dai titini ed esule da Tolmino Leggi altro »
Passò vari anni nei campi di concentramento jugoslavi di Tito dopo il 1945. Quando lo buttarono fuori, l’Italia matrigna lo relegò nei campi profughi istriani, fiumani e dalmati. Il suo nome era Nicolò Zupcich, detto Ciccio. Nacque a Zara il 5 dicembre 1928 e morì a Roma nel 2022. Di mestiere fu il custode presso i …
Ricordi sparsi di Nicolò Zupcich, esule da Zara Leggi altro »
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