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Secolo d’Italia – 311007 – D’Alema fa sospendere francobollo “irredentista”

-♦ Renato Berlo

Roma. Il governo italiano blocca il francobollo su Fiume per non irritare Croazia e Slovenia. Poste Italiane ha infatti deciso di «sospendere» il francobollo sulla città di Fiume «terra orientale già italiana», che avrebbe dovuto essere emesso ieri. «La decisione di differire l'emissione del francobollo – precisa Poste Italiane – è stata assunta, su richiesta del ministro delle Comunicazioni, dopo la segnalazione del ministero degli Affari esteri per una valuta-zione ulteriore circa il momento più opportuno per dare corso all'emissione filatelica». Una conferma, dunque, di quanto denunciato da An: il francobollo è stato censurato direttamente dalla Farnesina: ed è stato lo stesso ministro D'Alema a prendersi questo disturbo. La mossa non è stata ben digerita, ovviamente, dall'Unione degli istriani e dall'Assocìazìone nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), secondo le quali la decisione è «inaccettabile». «È un provvedimento inaccettabile – ha infatti osservato il presidente dell'Unione, Massimiliano Lacota, che in segno di protesta ha deciso di togliere il tricolore dalla sede della sua associazione – che oltre a confermare l'arrendevolezza del governo italiano, in nome dei "buoni rapporti "con la Croazia e la Slovenia, umilia sfacciatamente gli esuli fiumani, istriani e dalmati di Per l'annullo postale il governo ha deciso di attendere un momento migliore fronte all'intera comunità nazionale».

Secondo l'Anvgd, infatti, «l'incredibUe decisione sembra sia stata motivata dalla protesta della Croazia presso il governo italiano per un'emissione che, a suo giudizio, assumerebbe un sapore "irredentista" e rivendicazionista». Il francobollo da 0,65 euro avrebbe dovuto essere emesso ieri (con annulli speciali apposti a Trieste e a Milano) per celebrare la città contesa nel secolo scorso tra Italia e Jugoslavia e che attualmente fa parte della Repubblica croata (con il nome di Rijeka). Oggetto della discussione è in particolare la scritta «Fiume — terra orientale già italiana» che sovrasta l'immagine della facciata del Palazzo del Governatore di Fiume, attuale sede del Museo marittimo e storico del litorale croato.

La sospensione del francobollo irrita Alleanza nazionale, che ha chiesto spiegazioni con un'interrogazione dei deputati Roberto Menia e Maurizio Gasparri: «Si tratta di un fatto di inadita gravita e risulta, in assoluto, da che esiste la Repubblica Italiana, essere la prima volta che accade un fatto simile – scrivono i due esponenti di An – in passato era stato ritirato (1958) il francobollo per la prevista visita dello Scià di Persia, non avvenuta causa malattia. Il "Gronchi Rosa" venne ritirato perché aveva un errore di stampa, mentre il francobollo per il K2 era stato solo previsto ma mai stampato. L'emissione per la Televisione Italiana (1954), che aveva anche l'Istria, fu oggetto di forti proteste dell'allora Governo Iugoslavo ma l'emissione uscì senza timori da parte italiana. Questi i precedenti del tutto ininfluenti rispetto al caso di oggi. Non risulta agli interroganti che al momento, siano state fornite motivazioni per il fatto denunciato, anche se da Poste italiane con imbarazzo si adducono "cause tecniche"». Le cause sarebbero però ben altre, rilevano Menia e Gasparri, infatti dietro la censura del francobollo (chiamata "differimento") ci sarebbe la volontà di coprire l'atteggiamento assunto, su indirizzo governativo, «a seguito delle recenti notorie pressioni del governo croato ostile all'emissione del francobollo, peraltro già conosciuto, documentato e annunciato anche dalla stampa d'oltreconfine».

Gli esponenti di An ricordano, infine, che la Croazia nel 2006 ha fatto uscire un'emissione su Fiume con la riproduzione della Torre Civica e con il bollettino illustrativo che l'accompagnava scritto in croato, inglese, francese e tedesco che, parlando della città, in alcun modo faceva riferimento al suo passato italiano o all'Italia in genere. La vicenda del francobollo fa venire in mente l'annunciata medaglia d'oro al Libero Comune di Zara in esilio, promessa dall’allora presidente della repubblica Ciampi e poi cancellata ad un giorno dalla cerimonia. An accusa il governo di "cupidigia di servilismo" nei confronti della Croazia e chiede «quali azioni si vogliano intraprendere per cancellare quest'umiliante pagina di storia "politico-postale" italiana e garantire l'emissione del francobollo dedicato a Fiume, terra d'Italia». A sua volta Mario Landolfi, che da ministro curò l'emissione del francobollo, attacca il ministero delle Comunicazioni e rammenta che «l'emissione era stata promossa e approvata dalla stessa Consulta filatelica e inserita all'interno di un trittico dedicato alle terre orientali. In ogni caso sarebbe molto grave se ci trovassimo in presenza non di una momentanea sospensione ma di una definitiva cancellazione di un francobollo celebrativo di città legate alla memoria ed alla storia del nostro Paese. Non va dimenticato che dei sessantamila abitanti della città di Fiume cinquantaquattromila finirono esuli per amore dell'Italia».

 

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