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Revocati tagli a linee marittime in Dalmazia (Il Piccolo 26 set)

FIUME Di fronte alle reazioni indignate e unanimi di opinione pubblica e municipalità dalmate, il governo ha fatto repentina marcia indietro revocando almeno in parte l’annunciato taglio dei collegamenti marittimi e ferroviari con la Dalmazia nei mesi invernali.

Secondo quanto preannunciato in un primo momento dall’Agenzia statale preposta alle linee marittime, dal 1.o ottobre e fino a primavera 2011 una drastica riduzione avrebbe dovuto interessare in pratica tutte le linee, incluse quelle transadriatiche fra le coste croate e le italiane. Oltre alla sospensione della tratta “celere” longitudinale Fiume-Ragusa (Dubrovnik), il taglio avrebbe riguardato anche quelle tra le principali città dalmate – Spalato, Zara, Sebenico e la stessa Ragusa – e i dirimpettai porti italiani (Ancona e Bari). Immediata, e come detto corale, la levata di scudi dei centri dalmati. E altrettanto immediato il dietrofront della predetta Agenzia governativa. Si è affrettata a precisare come nessuna riduzione dei collegamenti interesserà le linee Spalato-Ancona, Zara-Ancona e Ragusa-Bari. Quest’ultima resterà comunque operativa fino ai primi di novembre, come l’anno scorso, per essere riattivata solo in primavera. Nessuna possibilità di fare restare in servizio, invece, i ferry sulla linea celere cabotiera Fiume-Ragusa, soppressa in ottobre già l’anno scorso in quanto neppure minimamente remunerativa.

Non ci saranno neppure tagli di personale nella “Jadrolinija”, la compagnia armatrice controllata dallo Stato e con sede a Fiume. Proprio il timore che la riduzione invernale dei collegamenti avesse potuto comportare la messa in aspettativa o il licenziamento dei marittimi ritenuti in esubero aveva fatto insorgere i sindacati. Il Ministero ha promessso che non ci saranno rescissioni dei contratti di lavoro per il personale imbarcato. L’Agenzia per i trasporti invece desisterà anche dal bando di gara per la concessione di una quarantina di nuove linee di traghetto fra terraferma e isole, perché in questo momento le casse statali non possono sobbarcarsi l’esborso di sovvenzionamenti che sarebbero stati indispensabili per i nuovi collegamenti.

Dietrofront governativo anche sui trasporti ferroviari, per inciso quelli con “pendolino” sulla Zagabria-Spalato: mantenuti i due collegamenti giornalieri fra Zagabria e il capoluogo dalmata. (f.r.)
 

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