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“L’Istria deve rimanere autonoma” – 31ott13

Il Consiglio della Dieta democratica istriana (IDS-DDI) ha approvato la Dichiarazione sullo sviluppo regionale, con la quale si vuole sottolineare l’importanza che l’Istria rimanga una Regione autonoma e si esprime disaccordo con la proposta di Legge sullo sviluppo regionale. Il presidente della Regione Istriana, Valter Flego, ha asserito: “Vogliamo inviare un chiaro messaggio. L’Istria è una Regione autonoma e non accettiamo di essere accorpati all’Adriatico settentrionale né alla Lika”.

“La questione dell’autonomia della Regione Istriana sorpassa ogni ideologia. L’Istria ha il diritto storico, economico, politico e sociale, di rimanere una Regione autonoma”, ha dichiarato il vicepresidente della Dieta, Boris Miletić, dopo la sessione del Consiglio. Ha ribadito che un mese fa è stato celebrato il 70.esimo anniversario dell’unione dell’Istria alla Croazia, rilevando che “i nostri antenati non ci perdonerebbero se passassimo con leggerezza sopra a questa decisione e, semplicemente, cancellassimo l’Istria come Regione”.

“La condizione perché la Dieta entrasse nella coalizione Kukuriku era la considerazione dell’’Istria come Regione – ha continuato Miletić –. I cittadini istriani hanno votato la coalizione proprio perché il suo Piano 21 prevedeva la realizzazione della decentralizzazione, territoriale e finanziaria, che ora chiediamo sia veramente messa in atto. Credo fortemente nel dialogo e nella comprensione. La Dieta invita costantemente al dialogo, perché se questo manca non si possono risolvere i problemi”, ha concluso Miletić.

Nella tarda serata di ieri la Dichiarazione è stata discussa anche dall’Assemblea regionale.

Nel documento si evidenzia che i cittadini dell’Istria sono consapevoli della difficile situazione in cui versa tutto il Paese, ma che sono altresì convinti che nelle attuali condizioni avverse si deve applicare la razionalizzazione di tutta la gestione, sia politica sia economica, del Paese.

Inoltre, si esprime la valutazione che il mancato funzionamento interno della Croazia non dipende, dal numero delle unità di autogoverno locale, ma dall’eccessiva centralizzazione. Perciò si prodiga per una politica di sviluppo regionale, in armonia con l’autonomia delle unità di autogoverno locale e regionale. Dunque, la politica di sviluppo regionale deve essere concepita per migliorare lo sviluppo economico del Paese, creare le condizioni che permetteranno all’Istria di rafforzare la concorrenzialità, al fine da divenire una Regione attraente, giusta, salutare ed ecologica.

Branko Ljuština
“la Voce del Popolo” 30 ottobre 2013

 

 

 

Il vicepresidente della Dieta Democratica Istriana, Boris Miletić (foto www.regionalexpress.hr)

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