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Poniamo il veto agli ex jugoslavi nella UE (Gazzetta Mezzogiorno 03 nov)

LETTERE

I problemi e gli ostacoli all'ingresso della Croazia nell'Unione Europea pare siano risolti, la Slovenia pare aver deciso di rinunciare a porre il veto, che minacciava di esercitare a causa di una questione di acque territoriali contese.

Dopo la Croazia potrebbe essere la volta della Serbia, del Montenegro, della Bosnia e così i leghisti che da sempre si battono contro l'ingresso degli zingari in Italia non potranno più opporsi, così come non possono più opporsi all'invasione dei romeni nomadi.

In merito all'ingresso della Croazia, l'Italia non batte ciglio anche se avrebbe più di un motivo per porre il proprio veto ora, e rifarlo quando sarà ora di far entrare anche gli altri Stati della ex Federazione jugoslava. In un periodo caratterizzato da impegni gravosi presi dai leader italiani per pagare i danni di guerra attraverso la costruzione di inutili autostrade all'estero, sarebbe ora che l'Italia alzasse la voce e iniziasse a chiedere i danni per i crimini contro l'umanità accaduti ,a guerra conclusa ai danni di cittadini italiani, infoibati senza troppi complimenti unicamente perché non jugoslavi.

Elio Nilitio

Risposta della redazione del giornale

La politica internazionale ha visto finora molti pagamenti oli danni di guerra ma pochissime scuse, se non nessuna. Le foibe furono un crimine contro l'umanità (oltre che contro gli italiani), ma immagino che sarebbe complicato capire a chi rivolgersi, vista la dissoluzione della Federazione jugoslava.

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