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”Nobilissima” la letteratura d’Istria (Il Piccolo 12 mag)

Con una approfondita relazione su ”Letteratura italiana in Istria e a Fiume, tra passato e presente” Elvio Guagnini è stato il protagonista del settimo e conclusivo incontro per celebrare i 110 anni di attività dell’Università popolare di Trieste. Introdotto, nella sede di piazza Ponterosso, da Silvio Delbello, presidente dell’ente, che ha annunciato per giovedì 20 maggio una tavola rotonda con i relatori di questi sette incontri, Guagnini – professore ordinario di letteratura italiana alla Facoltà di lettere e Filosofia dell’Ateneo triestino – ha esordito ricordando la sua prima partecipazione, nel 1965, ad un seminario promosso al liceo italiano di Rovigno, dall’Università popolare e dall’Unione degli italiani dell’Istria e di Fiume. E a proposto dei corsi di lezione e delle conferenze organizzate dall’Ente, il relatore riandando a Scipio Slataper e alle sue ”Lettere triestine”, ha ricordato come lo scrittore avesse usato parole di lode per i corsi di lezione e di critica invece, per le conferenze. Attività questa, che nel II dopoguerra l’Università popolare ha ripreso arricchendola con corsi di lingue e tra l’altro, anche corsi di estetica tenuti da Bruno Maier.

Guagnini quindi, ha posto in risalto l’importante saggio pubblicato nel 1967 da Carlo Dionisotti, intitolato ”Geografia e storia della letteratura italiana” (Einaudi), e ha sottolineato come in esso lo studioso «ha considerato gli spostamenti nel tempo e nello spazio dei centri di produzione culturale e di formazione degli intellettuali dalle origini ai nostri giorni». E ha evidenziato lo sviluppo in forme innovative e originali della letteratura triestina avvenuto tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900.

Quella letteratura triestina che sotto questa voce, per la critica che se ne è occupata, ha compreso un più vasto territorio culturale che dalla Gorizia di Michelstaedter si estendeva all’Istria di Quarantotti Gambini, alla Fiume di Morovich e, ovviamente, alla Trieste di Stuparich, Svevo, Giotti, Marin.

Ma Guagnini è riandato anche al libro di Maier pubblicato nel 1996 dal titolo ”La letteratura italiana in Istria dalle origini al ’900” ove veniva analizzata «la complessità di una considerazione della letteratura italiana in Istria», comprendendovi i nati e i residenti, ma anche alcuni intellettuali emigrati in Istria dopo la II guerra mondiale e tuttora protagonisti della letteratura istro-quarnerina. Tuttavia, ha proseguito il relatore, per capire le linee di sviluppo della cultura italiana in Istria, nei suo i vari settori, è indispensabile una lettura dei volumi del premio annuale, ”Istria nobilissima”, fondato nel 1967 dalla collaborazione dell’UpT con l’allora Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, divenuta nel 1991 Unione italiana.

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Grazia Palmisano

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