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Napolitano: Italia sostiene Croazia in UE (Voce del Popolo 20 giu)

NOVI SAD – A margine del summit dei Capi di Stato dei Paesi dell'Europa centrale a Novi Sad, il presidente croato Stjepan Mesić si è incontrato anche con il collega italiano Giorgio Napolitano. Al centro dei colloqui, i rapporti tra Zagabria e Roma con un accento particolare all'economia e al turismo, nonché all'entrata della Croazia nell'Unione europea.

Come si apprende da un comunicato dell'Ufficio presidenziale, durante la riunione sono statin confermati gli ottimi rapporti bilaterali che sono in continua ascesa. Nel contempo, è stato sottolineato che la collaborazione economica è pure attestata a ottimi livelli a prescindere dalla crisi globale. Giorgio Napolitano ha ribadito l'appoggio del governo italiano, ma anche dell'opposizione, a un ingresso quanto più celere della Croazia nell'Unione europea, rilevando pure la necessità di giungere rapidamente allo sblocco dei negoziati di adesione. Mesić, da parte sua, ha informato Napolitano sulla situazione nella regione con particolare riferimento all'importanza che Zagabria attribuisce al rafforzamento dei rapporti di buon vicinato con l'Italia.

Durante il summit di Novi Sad, Stjepan Mesić ha sottolineato che con l'entrata nell'Europa comunitaria, non saranno soddisfatte tutte le ambizioni della Croazia nel campo della politica estera visto che si punta sull'integrazione nell'UE di tutti gli altri Paesi della regione. "Io sono ottimista, ovviamente partendo dal presupposto che ognuno svolgerà la sua parte di lavoro. Ciò significa che ogni Paese candidato deve adempiere a tutte le condizioni. Non si deve ricorrere al principio dei due pesi e due misure. poiché, in questo caso, a rimetterci è la credibilità dell'UE. Questo, inoltre, potrebbe incidere negativamente sui rapporti bilaterali tra i Paesi candidati che entrano nell'UE a condizioni diverse", ha detto Mesić. Soffermandosi sui temi del summit – la crisi economica, le forniture d'energia e le integrazioni europee – ha rilevato che tutti questi problemi devono venire affrontanti con forze comuni. "Gli assoli sulla scena politica, non danno nessun risultato", è stato categorico.

Stjepan Mesić, sempre ieri, si è incontrato anche con il presidente serbo Boris Tadić. I due statisti hanno ribadito che lo scopo principale dei Paesi della regione è l'adesione all'Unione europea e che, in questo contesto, devono appoggiarsi a vicenda. Mesić ha rilevato che uno dei temi affrontati è stato il rientro dei profughi dalla Croazia, precisando che questi devono tornare nel Paese del quale sono cittadini. Tadić ha dichiarato che crede che la Croazia sarà il primo Paese della regione ad entrare nell'Unione europea e che "trascinerà gli altri in questo processo".

Durante l'incontro si è parlato anche della soluzione del nodo dei confini tra i due Stati. In questo contesto, è stato concordato che l'attuale situazione, anche se transitoria, deve rimanere invariata: la soluzione definitiva della questione va ricercata nello spirito dei rapporti di buon vicinato e della collaborazione. "Ho accettato l'invito di visitare la Croazia e lo farò all'inizio di settembre. Sarà un'occasione per una serie di colloqui non solo a Zagabria, ma anche in altre città a conferma del fatto che i rapporti tra i due popoli sono in ascesa", ha detto Tadić.

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