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LA KULTURA DEL CORSERA

Il Corriere della Sera del 18.11.2008 riporta un articolo di Claudio Magris. Lo scrittore cita fra l’altro, riferendosi alle nostre vicende del secolo scorso, che:
“peraltro in alcune foibe istriane –ad esempio a Vines- erano finiti precedentemente, per mano degli squadristi, slavi di quei territori” (sic).

Più avanti afferma: “Berlusconi dovrebbe forse chiedere perdono per le violenze nazionaliste (serpeggianti già prima del fascismo) perpetrate in Italia contro gli slavi, ad esempio per il feroce Lager italiano di Arbe” (sic).

Mi sembra più che doveroso pretendere dall’autore dell’articolo su quali elementi effettivamente documentati siano basate tali gravissime asserzioni.

Temo derivino dalle fantasiose versioni “storiche” tenacemente suggerite e ribadite dai compagni di ogni colore che, dopo averle negate per oltre mezzo secolo, ora tentano di mistificare ricercando assurde ipotesi addirittura sui veri responsabili delle foibe e, magari, dell’esodo.

Dopo i negazionisti graniticamente difesi dai comunisti d’antan, da alcuni anni stanno fiorendo tanti nuovi argomenti giustificazionismi, da fonti non confermate ma abbondantemente rimescolate e diffuse a 360° dalla più subdola e faziosa ideologia.

Naturalmente con l’imprimatur di quella cultura “democratica”, ben allineata a sinistra, tuttora egemone della vulgata storica ortodossa in versione resistenziale. Evidentemente sostenuta, pare, anche dal più importante quotidiano nazionale?

Paolo Salvador, Pisogne (BS)

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