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I legami di Biagio Marin con Venezia (Il Piccolo 14 nov)

VENEZIA A distanza di quasi un quarto di secolo dalla scomparsa di Biagio Marin (1891-1985), la statura del poeta gradese sembra destinata a crescere ulteriormente nella ricezione della sua opera e nell’interpretazione del suo pensiero. Ateneo Veneto, d’intesa con l’Università Ca’ Foscari di Venezia – Dottorato di Ricerca in Italianistica, il Centro Studi Biagio Marin di Grado e il Consorzio Pro Loco “Dal Sile al Piave” hanno promosso un convegno di studi finalizzato a mettere a fuoco il rapporto di Marin con Venezia nel contesto della rete di relazioni suggerite dall’epistolario e in seno alla tradizione linguistico-culturale che immette direttamente Marin nel cuore della linea veneta.

Nel quadro del convegno, svoltosi giovedì e venerdì nell’aula magna dell’Ateneo Veneto sono stati affrontati dal sindaco Massimo Cacciari, da Edda Serra, presidente del Centro Studi Biagio Marin di Grado, e da Tiziana Agostini dell’Ateneo Veneto, i legami culturali di Marin con Venezia come spazio simbolico ed epicentro linguistico delle Venezie, con riferimento all’opera e ai carteggi conservati nell’archivio dello scrittore, da Neri Pozza, a Ugo Fasolo, a Vittore Branca.

Nella prima giornata si sono succeduti anche gli interventi di Franco Loi sul ”respiro delle cose e di Marin” e di Franca Grisoni sulle ”Litànie de la Madona”, mentre in serata è andato in scena ”La vita xe fiama”, recital di testi poetici mariniani proposto dal Gruppo Attoriale Altinate per la regia di Adriano Spolaor.

L’appartenenza di Marin alla koiné veneta sarà riaffermata ieri dalla presentazione del ”Glossario del dialetto veneziano di terraferma” di Oscar Zambon, dizionario pubblicato postumo quest’anno da Vianello libri per la scomparsa dell’autore la cui figura è stata ampiamente ricordata. Fra gli altri interventi di ieri quelli di Pericle Camuffo, Fulvio Salimbeni, Fulvio Senardi, Matteo Vercesi, Pietro Gibellini, Renato Zironda, Jacopo Fasolo e Alessandro Scarsella.

Prosegue intanto con rinnovato impegno l’attività del Centro Studi Biagio Marin in vista del 25° anniversario della morte del poeta di Grado. Fra i progetti in corso ci sono la pubblicazione del carteggio intrattenuto tra Marin e lo scrittore fiumano Guido Brazzoduro e l’epistolario di Marin con Giuseppe Prezzolini, al quale è legato un assegno di ricerca all'Università Cattolica di Milano, per buona parte finanziato dalla Fondazione CaRiGo di Gorizia.

Il lavoro di studio e di ricerca del CSBM sta valorizzando i documenti del Fondo Marin della Biblioteca Civica di Grado, ricca fonte di studio come già ha fatto con l'Archivio Marin della Fondazione CaRiGo, da cui sono usciti due volumi di pagine rare e inedite, e un volume di atti del convegno sulle risorse offerte dagli archivi, pubblicati come supplementi a ”Studi mariniani”, e curati da Pericle Camuffo.

Nei giorni scorsi l’assemblea del Centro Studi Biagio Marin, riunitasi a Grado, ha deliberato la cooptazione di nuovi soci, tra cui la professoressa Lucia Colombi e la signora Alba Marchetot Marocco, e ha eletto il nuovo consiglio direttivo, che conferma quello uscente, tranne che per la funzione di segretario finora sostenuta da Franco Lauto, il quale ha passato le consegne a Pericle Camuffo.

Laura Strano

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