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I fondi croati per le minoranze (Voce del Popolo 18 mar)

ZAGABRIA – Per lo sviluppo dell’autonomia culturale delle diciannove minoranze nazionali in Croazia, il Consiglio presieduto da Aleksandar Tolnauer nel corso della riunione di ieri ha deciso di stanziare i 41,8 milioni di kune assicurati nella Finanziaria 2010. Secondo quanto spiegato dal presidente Tolnauer, per l’anno in corso le associazioni minoritarie hanno ricevuto in media lo 0,47 per cento di soldi in meno rispetto allo scorso anno. Ha rilevato, ancora, che delle 101 associazioni che hanno chiesto un supporto finanziario, a riceverlo saranno 91 tra le quali 14 che finora non hanno ricevuto un soldo.

”Le richieste complessive erano di 65,1 milioni di kune, il che dimostra che le associazioni tengono conto della recessione. Lo scorso anno, infatti, le richieste superavano i 90 milioni di kune”, ha rilevato Tolnauer, precisando pure che, nel 2010, saranno finanziati unicamente i programmi ideati dalle associazioni e non come finora programmi ad hoc quali, ad esempio, il “Gipsy-night”. Così, ad esempio, i rom hanno ricevuto l’11 per cento in meno, mentre il finanziamento assicurato ai bulgari è aumentato del 14 p.c. dato che hanno fondato una società folcloristica.

Tolnauer ha rilevato che nel 2009 è migliorata la disciplina finanziaria delle associazioni minoritarie, sottolineando, comunque, che otto associazioni non hanno presentato i necessari rendiconti per lo scorso anno, per cui dovranno rendere i soldi ricevuti. A suo dire, ci sono state richieste per 62 testate. In questo contesto ha precisato che non è stato possibile soddisfarle tutte, tenendo conto anche del fatto che, sempre lo scorso anno, alcuni giornali minoritari non hanno rispettato la legge sui media nei casi quando si trattava di pubblicare le smentite.

Per il 2010, gli albanesi hanno ricevuto 945mila kune, i bosgnacchi poco meno di due milioni, i bulgari 98mila, i montenegrini 820mila, i cechi 3,77 milioni, gli ungheresi 4,62 milioni, i macedoni 820mila, i tedeschi e gli austriaci 809mila, i polacchi 98mila, i rom 1,33 milioni, i russi 100mila, i russini e gli ucraini 1,73 milioni, gli slovacchi 1,69 milioni, gli sloveni 825.900, i serbi 11,4 milioni, gli italiani 8,62 milioni e gli ebrei 807mila kune.

Parte del denaro è stata destinata per i programmi comuni, la costruzione e l’arredamento dei vani, l’informazione e l’abilitazione dei membri, le pagine web del Consiglio e via di questo passo.

Nel corso della seduta il Consiglio ha preso le distanze dalle dichiarazioni del Partito popolare serbo che, l’altro giorno, ha accusato parte dei membri del Consiglio stesso, rappresentanti della minoranza serba e membri dell’SDSS, di assegnare il denaro solamente al Consiglio popolare serbo. “Simili dichiarazioni sono prive di fondamento, visto che del Consiglio non fanno parte solamente membri dell’SDSS, ma ci sono anche altri rappresentanti dei serbi e delle altre minoranze e il denaro viene ripartito di comune accordo”, ha spiegato Tolnauer, sottolineando ancora che non permetterà che il Consiglio per le minoranze nazionali serva per regolare alcuni rapporti tra i partiti.

Il Consiglio, infine, ha condannato l’annuncio dell’istituzione della Chiesa ortodossa croata, tipo quella esistente durante il periodo dell’NDH, protestando contro la registrazione di un’organizzazione del genere in Croazia. (ss)

 

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