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Atenei: valorizzare Pola e l’italiano (Voce del Popolo 17 mar)

FIUME – Un lungo elenco di richieste, inoltrate all’Unione Italiana, che denota una situazione di disagio con cui vive il Dipartimento di studi in lingua italiana (DSLI) e il Dipartimento per la formazione di maestri ed educatori (DFME) dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola. C’è poi la questione della valorizzazione, attualmente assente o comunque non nella misura e ai livelli desiderati, della Lingua e Letteratura italiana, quale materia fondamentale per l’iscrizione all’Università polese. E ci sarebbero anche le dimissioni del preside del DSLI, Fulvio Šuran, cui ha fatto cenno il titolare del Settore Università e Ricerca scientifica della Giunta esecutiva, Daniele Suman, alla riunione dell’Esecutivo UI di lunedì sera, a Palazzo Modello. Più di un mese fa l’UI – Maurizio Tremul e Daniele Suman, rispettivamente presidente e membro della Giunta esecutiva – ha avuto un incontro con i vertici dei citati dipartimenti dell’Ateneo polese, alla presenza del rettore Robert Matijašić, del preside Šuran e della sua sostituta, Elis Deghenghi Oluijić, della responsabile della Sezione italiana del DFME, Nevia Močinić. Un’informazione sui colloqui avuti è stata sottoposta all’attenzione della GE, alla sua ultima sessione, la 52.esima, che si è tenuta nella sede della Comunità degli Italiani di Fiume. Procedendo nella direzione di quella “sinergia più intensa tra l’Università e l’UI” sollecitata dal rettore Matijašić, la GE ha deciso di sostenere, nell’ambito delle proprie possibilità, una serie di esigenze segnalate dai due dipartimenti. Ma soprattutto, ha “preso atto della volontà e necessità espressa dalla Presidenza dei nostri Dipartimenti di introdurre la Lingua e Letteratura italiana come materia fondamentale e obbligatoria all’atto dell’iscrizione presso l’Università”. L’UI auspica pertanto che tale volontà si concretizzi, in tempi quanto più brevi, in un nuovo regolamento per le iscrizioni all’Università di Pola, considerato che quello attuale prevede per il DSLI, come materia sostenuta all’esame di stato, la Lingua e Letteratura italiana a livello B, e quale lingua straniera, mentre per il DFME non si fanno cenni all’esame di Lingua e Letteratura italiana. Inoltre, non viene considerata, sottoforma di punteggi, la partecipazione alle gare di italiano. La domanda di prendere in considerazione l’italiano sarà inoltrata dall’UI, oltre che a Pola, anche ai dipartimenti di italianistica che operano nell’ambito delle Università di Zagabria, Zara e Spalato. “L’inserimento della Lingua e Letteratura italiana quale materia fondamentale, se non portante, lo davo per scontato. Avevo capito che c’era piena disponibilità da parte del rettore. Invece adesso apprendo che si pongono delle barriere al cambiamento di status della lingua italiana”, ha commentato Suran, il quale ha reso noto pure che, da una decina di giorni, il preside del DSLI, Fulvio Šuran è dimissionario, per tutta una serie di motivi, tra cui anche per una questione di spazi promessi e non concessi allo stesso Dipartimento. Indispensabili, a questo punto, ulteriori chiarificazioni con l’Ateneo di Pola, anche al fine di verificare la posizione dei due dipartimenti, ossia se esiste o meno – ed eventualmente a quali fattori sia dovuta – una certa loro emarginazione in seno alla “Juraj Dobrila”. All’incontro dell’11 febbraio scorso si è parlato di un maggior coinvolgimento dei dipartimenti nel tessuto culturale della CI, di visite organizzate ai dipartimenti per gli studenti delle Scuole medie superiori, della possibilità di creare un fondo per la pubblicazione di una rivista annuale, atta a supportare i lavori di ricerca dei professori, come pure degli studenti, scrittori e attivisti culturali della CI in generale, ma anche si sviluppare progetti atti a promuovere la cultura italiana presso i due dipartimenti, di scambi interuniversitari con Atenei italiani, di viaggi d’istruzione per gli studenti presso centri storico-culturali italiani, dell’acquisto di mezzi didattici, abbonamenti a riviste scientifiche…

Premier disponibile e «operativa»

Disponibile, concreta e operativa: così è apparsa la presidente del Governo croato, Jadranka Kosor, che il 26 febbraio scorso, ha ricevuto a Zagabria i vertici dell’UI, il presidente dell’Assemblea (oltre che deputato parlamentare della minoranza italiana), Furio Radin, il presidente della GE, Maurizio Tremul, e la direttrice dei Servizi amministrativi, Orietta Marot. La settimana prossima l’UI dovrebbe avere un incontro anche con il premier sloveno, come dichiarato lunedì sera da Tremul, illustrando i contenuti del primo briefing a Zagabria. Gli argomenti affrontati dall’UI sono stati l’attuazione dell’Accordo di programma tra il deputato della CNI al Sabor croato e la premier croata e presidente dell’HDZ, in particolare il punto sul voto aggiuntivo; l’attuazione del Trattato italo-croato sulle Minoranze del 1996, l’attuazione e il rispetto del bilinguismo nelle località in cui l’italiano è lingua ufficiale negli organi dell’amministrazione statale a livello locale e regionale, nei tribunali, sulle strade (in particolare sulla Y istriana) e negli enti pubblici o che forniscono un servizio pubblico; l’esonero dal pagamento del PDV per i beni donati dall’Italia alla CNI; la costruzione della casa dell’anziano a Pola e suo inserimento nel sistema previdenziale e assistenziale croato. E poi è stata sollevata la questione degli asili italiani di Lussinpiccolo e Zara, la costruzione delle infrastrutture primarie (acqua, canalizzazione, ecc.) a Plostine, e il problema del ripetitore ad Abbazia. Sono state toccate anche diverse problematiche scolastiche, quali i ritardi nella traduzione della documentazione per la maturità di stato, le difficoltà per l’iscrizione degli studenti alla maturità di stato, il mancato riconoscimento del profitto di italiano quale madrelingua all’atto delle iscrizioni alle Università croate. La premier si è dimostrata molto soddisfatta del recente incontro con il presidente del Governo italiano, Silvio Berlusconi, nel corso del quale sono state poste le basi per un rafforzamento della cooperazione in campo economico e istituzionale. Per la Croazia il sostegno dell’Italia per il suo ingresso nell’UE è fondamentale. Kosor ha sottolineato, altresì, l’ottima collaborazione con il Deputato della CNI al Sabor croato, Furio Radin. Sul “doppio voto” il Governo e la coalizione che lo sostiene sono ampiamente favorevoli al suo inserimento nella Legge costituzionale sulle Minoranze e nella legge elettorale, così come sono favorevoli affinché tale diritto entri pure nelle modifiche costituzionali. Al fine di affrontare e risolvere le questioni legate al bilinguismo è stato concordato di organizzare una riunione ad hoc con i competenti ministri. Per quanto attiene all’esonero del PDV, il Governo croato è pronto ad avanzare all’Italia la proposta di addivenire alla stipula di un accordo bilaterale per riconoscere il diritto all’esonero dal pagamento del PDV per i beni donati dall’Italia alla CNI in Croazia e per riconoscere il diritto all’esonero dal pagamento dell’IVA per i beni donati dalla Croazia alla Minoranza Croata in Italia, compatibilmente con le regole e le normative comunitarie dell’UE. Sulla casa dell’anziano che l’UI intende costruire a Pola, la presidente del Governo ha affermato che non vi sono impedimenti di sorta per la sua inclusione nel sistema previdenziale e assistenziale croato, affermando di sostenere l’iniziativa. Per quanto riguarda la costruzione delle infrastrutture a Plostine sarà coinvolto nella soluzione del problema il Ministro per lo Sviluppo Regionale, le Attività forestali e la Gestione delle Acque, mentre per il ripetitore ad Abbazia saranno fatte le necessarie verifiche.

Sostegno alle CI

Soddisfazione per i dati emersi dalla pluriennale collaborazione tra il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino, l’Università Popolare di Trieste e l’Unione Italiana e dal monitoraggio degli studenti iscritti al Collegio quali borsisti UI-UPT, a Palazzo Modello la Giunta esecutiva dell’UI è venuta incontro alla Comunità degli Italiani di Parenzo, per il completamento dei lavori di riassetto e di manutenzione del vano polifunzionale del sodalizio, e a quella di Rovigno per i lavori di riparazione dei danni dovuti alle infiltrazioni d’acqua. Alla prima CI è stato stanziato un aiuto di 10.000 kune al lordo (il costo totale dell’intervento è pari a 13.431,60 kune), mentre alla seconda ha assicurato 9.451,81 kune al lordo. Al Centro di Ricerche Storiche di Rovigno sono state stanziate 17.699,70 kune al lordo per l’acquisto di un fotocopiatore. Promossi infine una serie di atti riguardanti la realizzazione di iniziative ed attività nell’ambito della Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri – Direzione Generale per i Paesi dell’Europa e l’Unione Italiana, ossia il finanziamento della realizzazione di corsi di lingua italiana presso le Comunità degli Italiani operanti nelle repubbliche di Croazia e di Slovenia per l’anno 2010, la gratificazione dell’attività dei dirigenti culturali della Comunità Nazionale Italiana residenti e operanti nelle repubbliche di Croazia e di Slovenia per l’anno d’esercizio 2007 e la remunerazione dell’attività dei dirigenti culturali per il 2010.

Ilaria Rocchi

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