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I commenti dei politici sull’insediamento di Mons. Crepaldi (Il Piccolo 05 ott)

Un apprezzamento generale, capace di accomunare tutte le forze politiche, in maniera trasversale e univoca. È questa la prima risposta ottenuta, nel giorno del suo insediamento, dal vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi. La sua omelia, profonda, ampia, dettagliata, ha visto tutti i rappresentanti istituzionali presenti esprimere un giudizio positivo, facendo dire al sindaco Roberto Dipiazza che «si è trattato di una svolta». In particolare, tutti sono rimasti favorevolmente impressionati dal suo accenno alla «necessità di combattere il riduzionismo ideologico, che comporta un generale abbassamento di valori nella società di oggi». «È stato un passaggio di altissimo livello – ha sottolineato Dipiazza – degno di un uomo come Crepaldi, che ha confermato di essere personalità di notevole statura e di raffinato pensiero. Ritengo che la designazione di Crepaldi quale vescovo di Trieste – ha aggiunto – sia un segno di grande attenzione per la città da parte della Chiesa e questo non può che farmi piacere».

Giudizio sul quale ha concordato pienamente anche il sottosegretario Roberto Menia: «Il vescovo mi ha dato l’impressione di possedere un carisma del tutto speciale – ha evidenziato – di persona che esce da un percorso intellettuale eccellente. Il ragionamento sul riduzionismo come grande male della società odierna, da combattere a tutti i costi – ha proseguito Menia – è di grande importanza e va condiviso». Non è mancata al sottosegretario la voglia di punzecchiare: «C’è stata una parte delle letture durante la messa – ha affermato ironicamente – che non ho capito». Quella in lingua slovena?

Il deputato del Pd Ettore Rosato ha giudicato l’omelia di Crepaldi «espressione di grande sensibilità, di capacità di interpretare la società e la città. Vedo un vescovo attento alle aspettative del cuore della comunità». «Mi ha interessato molto il passaggio sullo svilimento dei valori – ha detto la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat – e sulle ideologie riduttive di oggi». La responsabile di palazzo Galatti ha colto anche un altro punto dell’omelia: «Vorrei approfondire il tema toccato da Crepaldi sul significato attuale dei confini, inteso come strumento per raffinare le finalità comuni».

Sandra Savino, assessore regionale, è intervenuta per rappresentare l’amministrazione, vista l’impossibilità a presenziare di Alessia Rosolen, bloccata a casa da una bronchite: «Ho sentito un’omelia molto profonda, nella quale mi è sembrato di grande rilievo il tema della salvezza delle anime. I valori sul cui rispetto il vescovo ha annunciato che è decisivo impegnarsi – ha aggiunto la Savino – li condivido appieno, si è trattato di un ragionamento fondamentale».

Bruno Marini, consigliere regionale del centrodestra, ha parlato di «necessità di collaborare tutti per superare qualsiasi tipo di confine, come ha detto Crepaldi, nel segno di una collaborazione aperta a tutti». Anche il consigliere comunale del Pd Alessandro Carmi ha richiamato «il grande spessore dell’omelia del vescovo».

Ugo Salvini

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