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Grazie a Veneto salvo il campanile del ‘700 di Visinada (Il Piccolo 02 ott)

VISINADA Finalmente dopo un dettagliato restauro iniziato nel maggio scorso è stato riaperto il campanile del Duomo di San Gerolamo, che sorge ai lati dell'antica Via Flavia in questa località dell'entroterra parentino. L'intervento di recupero si è reso possibile dalla Legge Beggiato della Regione Veneto per interventi di recupero, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale lasciato dalla Serenissima in Istria e Dalmazia.

Il campanile è di pianta quadrata, con torre ottagonale senza cuspide, eretto probabilmente nel XVII secolo. Sul lato verso Sud-Ovest, porta un grande orologio e due iscrizioni, parte in latino e parte in lettere glagolitiche, ambedue non riconoscibili per l'usura del tempo. Interessante notare che questo è l'unico caso in Istria in cui il campanile è più antico rispetto alla chiesa. I lavori, inclusi anche altri interventi minori nel centro storico della località, sono venuti a costare sui 50mila euro, di cui 40mila stanziati dal Veneto mentre per il resto si tratta di fondi comunali. Il campanile è stato benedetto dal parroco di Parenzo Petar Pahovic, invitato per l'occasione dal parroco locale don Alojzije Baf. L'onore di tagliare il simbolico nastro è andato al giovanissimo Lorenzo Ritossa. Ricordiamo che con i mezzi della Legge Beggiato a Visinada sono gia stati restaurati gli affreschi medievali della Chiesa di Santa Barnabà, la cisterna barocca e l'antico Fondaco. E si sta già pensando alla ristrutturazione di Palazzo Maraston nel centro storico della località, futura sede del Municipio. La legge regionale del Veneto da 16 anni a questa parte ha consentito di finanziare circa 300 interventi di recupero, conservazione e valorizzazione del grande patrimonio culturale di origine veneta presente in Istria e Dalmazia, veicolando l'affermazione dei valori di amicizia e di coesistenza pacifica. I finanziamenti sono destinati agli enti locali, alle Comunità degli italiani di Slovenia e Croazia e ad associazioni e istituti culturali veneti, croati e sloveni.

Uno degli interventi più consistenti pari a 103mila euro ha riguardato la ristrutturazione di Palazzo Bettica a Dignano, ora adibito a museo. Senza dubbio la figura di primo piano nell'attuazione della normativa è Maria Luisa Coppola, assessore regionale del Veneto per le Politiche di bilancio, le relazioni internazionali, cooperazione allo sviluppo, diritti umani e pari opportunità, che più volte ha effettuato dei sopralluoghi in Istria e in Dalmazia instaurando un ottimo rapporto con le autorità locali. In Istria l'interlocutore principale è l'assessore regionale alla Cultura Vladimir Torbica. (p.r.)

 

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