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Nuova rete radar sulla costa istro-dalmata (Il Piccolo 02 ott)

FIUME La data è stata fissata: dal 6 dicembre prossimo la metà orientale dell’Adriatico, incluse le acque della discussa e contestata Zerp (la Zona di pesca protetta), diventeranno una sorta di scenario elettronico controllato come nei videogame dal personale di una decina di centri di rilevamento radar preposti al controllo della navigazione.

L’annuncio della prossima entrata in funzione del Vts (Vessel Traffic Service) è stato dato da Joško Nikolic, ovvero dal principale responsabile del Centro nazionale per la sicurezza della navigazione, la sorveglianza del traffico marittimo nelle acque territoriali e nella predetta “fascia protetta”. Il sistema Vts – che si vuole pienamente conforme e compatibile con i dispositivi consimili in funzione negli altri Paesi europei – si basa su una decina di postazioni radar dislocate lungo le coste croate, in siti che vanno dalla punta più meridionale dell’Istria a Konavle, immediatamente a Sud di Ragusa (Dubrovnik).

I principali centri di rilevamento si trovano a Pola (nei pressi di Capo Promontore), poi su un’altura alle spalle di Crikvenica, quindi sulle isole di Lussinpiccolo, Zuri (Žirje), Isola Lunga (Dugi Otok), Lissa (Vis), Lagosta (Lastovo) e infine a Konavle, nell'area ragusea. Il sistema è inoltre integrato con i centri radar già operativi a Fiume (sul Monte Maggiore), Spalato e Ragusa. Probabilmente saranno questi tre centri regionali a essere incaricati di raccogliere ed elaborare i dati comunicati dalle stazioni “periferiche” e trasmetterli alla sede centrale del Servizio di soccorso in mare dislocato a Fiume.

L’asset piramidale definitivo dell’intero sistema sembra tuttavia ancora in fase di messa a punto, anche se i due punti cardinali dovrebbero essere il predetto centro radar posto sui 1400 metri del Monte Maggiore e quello nelle vicinanze di Spalato, sede del Comando marina. L'apprestamento delle nuove stazioni radar per il controllo del viavai marittimo è costato sui 75 milioni di kune, equivalenti a poco più di 10 milioni di euro, finanziati all'80% dai fondi dell'Unione europea. Stando a quanto si è appreso dal predetto responsabile del Centro nazionale per la sicurezza della navigazione, grazie al Vts si avrà il controllo totale del traffico marittimo in Adriatico da Otranto in su. Sugli schermi radar sarà possibile seguire le rotte o gli spostamenti di qualsiasi oggetto galleggiante di dimensioni superiori ai tre metri quadrati.

Il sistema, che sarà uno strumento prezioso anche per la lotta ai traffici illegali, risulta comunque calibrato innanzitutto per controllare le rotte di tutte le unità di stazza superiore alle 300 tonnellate, per le quali sono pure obbligatori i riflettenti radar che consentono di seguirne gli spostamenti.

Dopo l'inaugurazione fissata per il 6 dicembre e dopo circa sei mesi di collaudo, il Sistema Vts sarà pienamente operativo dalla metà dell'anno prossimo, ossia più o meno nella fase più movimentata della stagione diportistica. (f.r.)

 

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