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GdR: al via le celebrazioni a Trieste (Il Piccolo 09 feb)

Domani verrà celebrato in tutta Italia il Giorno del ricordo istituito dallo Stato per non dimenticare il dramma delle foibe e dell’esodo delle popolazioni istriane, fiumane, dalmate. In attesa del momento centrale delle commemorazioni – la cerimonia al monumento di Basovizza fissata domani alle 10 -, oggi si susseguiranno diversi eventi. Dalle 9 alle 10 Radio Anch’io, su Radiouno, dedicherà una puntata speciale alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo. Il conduttore Ruggero Po sarà in diretta dall’auditorium del Salone degli incanti e raccoglierà le voci di alcuni testimoni diretti di quella triste pagina di storia, oltre che di studiosi e giornalisti. Tra i partecipanti Giuseppe Parlato, storico contemporaneista e collaboratore dell’Università popolare, dell’Irci, del Cdm e del Comune. Interverrà anche Anna Maria Mori, giornalista ed esule istriana.

Dalla radio alle aule scolastiche. «Il ministro dell’Istruzione Gelmini – ricorda il presidente della Federazione degli esuli Renzo Codarin – ha inviato una nota auspicando che i ”giovani, anche con il coinvolgimento delle associazioni degli esuli, vengano impegnati in questa importante ricorrenza di grande valore educativo e formativo”. Si tratta – continua Codarin – di un altro successo del tavolo FederEsuli- governo, che prosegue sul cammino della sensibilizzazione e del coinvolgimento di enti ed istituzioni sulle tematiche essenziali al mantenimento della realtà giuliano-dalmata in Italia e nel mondo».

Ad intervenire intanto è anche l’eurodeputata e segretaria regionale del Pd Debora Serracchiani con una lettera inviata al Capo dello Stato. «Il 10 febbraio – scrive Serracchiani a Napolitano – è una data che ci impegna a ricordare oggi quello che gli italiani della costa orientale dell’Adriatico hanno pagato sulla loro pelle. Ci sollecita a non dimentica che in queste nostre terre, come in tante altre parti d’Europa, si sono intrecciate e sommate con effetti devastanti le responsabilità di opposti totalitarismi». Ricordando la capacità dimostrata dal popolo istriano «di reagire, di rispondere con l’impegno, con una collaudata laboriosità, nei contesti drammaticamente diversi in cui si è venuto a trovare, spesso indifferenti od ostili», Serracchiani annota come «ciò fu reso ancor più difficile dall’atteggiamento irriconoscente e scostante delle istituzioni repubblicane, che tanto a lungo tardarono a capire la portata morale e civile dello sradicamento violento di una regione d’Italia. E ancor più a lungo tardarono nel deliberare i dovuti ed equi risarcimenti morali ed economici. Provvedimenti ancor oggi in larga misura disattesi».

Ieri intanto si è tenuta la cerimonia di conferimento del premio Histria Terra 2010 nella sede dell’Unione degli Istriani. Il riconoscimento è stato assegnato allo scrittore e studioso di tradizioni istriane Claudio Antonelli, esule da Pisino d’Istria e residente in Canada, e a Sergio Valentini, di origine trentina, prefetto della congregazione italiana Madonna della neve, da sempre impegnato a divulgare la storia dell’Istria.

Tornando al programma di domani, in programma c’è anche la fiaccolata commemorativa alla foiba di Basovizza che il Comitato 10 febbraio organizzerà alla 19.30. Seguirà la deposizione di una corona d’alloro e la lettura di alcune testimonianze. Parteciperanno diverse associazioni delle province di Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone e numerose personalità politiche regionali.

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