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Full immersion per gli insegnanti italiani di Istria e Fiume (Il Piccolo 10 gen)

Quaranta insegnanti degli istituti scolastici di lingua italiana (prescolari, elementari e medie superiori) dell'Istria e di Fiume hanno avuto nei giorni scorsi a Trieste un'occasione di aggiornamento professionale, ma anche l'opportunità di conoscersi e di confrontarsi sui temi che li accomunano e sui problemi che affrontano ogni giorno.

Sono infatti terminati ieri i due seminari organizzati dall'Università popolare e dall'Unione italiana di Fiume dedicati appunto ai docenti delle scuole della comunità italiana in Croazia e in Slovenia.

Questi seminari, una tradizione ormai quarantennale, oltre allo scopo formativo hanno la funzione di stimolare il dialogo fra i docenti, attraverso la discussione (in lingua italiana) sulle diverse metodologie didattiche. Perché libri, materiale tecnico e manuali da soli non bastano.

La 44.a edizione del Seminario di lingua e cultura italiana e la 39.a edizione del Seminario scientifico-matematico realizzate con la collaborazione dell'Università degli studi di Trieste, si sono svolti nella sede centrale dell'ateneo.

In occasione della conclusione dell'Anno internazionale dell'astronomia e del 400° anniversario dell'utilizzo del telescopio da parte di Galileo Galilei, i temi affrontati dai docenti dell'Università di Trieste e dai loro colleghi di Genova e Pavia sono stati per lo più incentrati sull'astronomia e sulla diffusione delle materie scientifiche.

«La divulgazione scientifica per l'età infantile» è infatti il titolo della ”lectio magistralis” che la professoressa Margherita Hack ha tenuto giovedì scorso a conclusione della cerimonia d'inaugurazione dei seminari.

I docenti partecipanti alla sezione linguistico-culturale hanno invece potuto confrontarsi sui linguaggi giovanili e affrontare la lingua italiana attraverso laboratori di stili comunicativi. I professori che hanno frequentato la sezione scientifico-matematica hanno affrontato svariati temi, fra i quali ”Il cervello adolescente: neurobiologia della irrequietezza e della trasgressione” e ”Modelli e linguaggi per l'organizzazione di una competizione scientifica in classe e nella scuola”.

Non sono inoltre mancati i momenti condivisi dai due gruppi, come ad esempio la visita all' Osservatorio astronomico di Trieste.

Grande la soddisfazione che i partecipanti hanno espresso durante la tavola rotonda conclusiva della manifestazione. «E' stata un'esperienza per certi versi illuminante, di grande entusiasmo e vivacità – ha dichiarato la professoressa Stefania Basso, dell'Università di Genova –-. Tutti hanno dimostrato un grande amore per l'italiano, forse anche perché provengono da una realtà più difficile della nostra, dove sono una minoranza».

«Sono stati giorni di grande arricchimento personale e professionale – ha commentato Lucilla Micheli Marusic, docente della scuola elementare Belvedere di Fiume –. Abbiamo un gran bisogno di gruppi di studio, conferenze e confronti, e abbiamo soprattutto bisogno di farli in lingua italiana.

Giovanni Ortolani

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