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Endrigo a Pola secondo i bambini del Fermano (fermo.it 14 nov)

Sergio Endrigo torna ancora a Pola, sua città natale. L’anno scorso con concerti commemorativi, l’inaugurazione del parco dedicato alla memoria del cantautore poeta, la collocazione della scultura dell’Arca di Noè; all’oggi con l’inaugurazione di una simpaticissima mostra, tutta da visitare, alla Comunità degli Italiani di Pola. Sono, infatti, in esposizione dal 16 ottobre i lavori artistico-figurativi realizzati da una quarantina di gruppi e sezioni delle scuole d’infanzia e primarie di città e località del territorio fermano. Vedi Fermo, Porto San Giorgio, Pedaso, Monte Urano e Monte Granaro, tutti impegnati attorno ad un unico progetto. “Quando un cantante incontra un poeta… la scuola canta”, questo il titolo del concorso organizzato al fine di premiare i lavori meglio ispirati alle canzoni di Sergio Endrigo ed è anche la dimostrazione di come da cosa nasca cosa, come dal fiore si arrivi all’albero. L’idea del concorso italiano è stata lanciata dalla docente Lidia Ercole, presente lo scorso autunno allo sbarco dell’Arca a Pola e ispirata dall’atmosfera di affetto per le canzoni e nei confronti del personaggio di Endrigo. È la vivace collaborazione con Sergio Moretti, cui si deve l’iniziativa per la realizzazione dell’opera scultorea, ed il Rotary club di Pola e la Comunità degli Italiani polese che ha reso possibile ammirare anche nella città dell’Arena i lavori realizzati per il concorso. Ieri, sala affollata di bambini dell’ente prescolare italiano “Rin Tin Tin” di Pola e di ragazzi dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” con le rispettive educatrici ed insegnanti. Preziosa occasione per creare altri contatti, stringere amicizia e lanciare ulteriori collaborazioni ispirati ad un denominatore comune di tutto rispetto, un Sergio Endrigo dal linguaggio universale, semplicemente piacevole, educatore di bambini di tutte le generazioni.

La traduzione delle canzoni di Endrigo in forma illustrata è davvero gradevole. Pannelli che esprimono tutto un mondo a colori, la poesia dell’Arca e degli animali raccontata con tecniche guidate dalla maestria dei docenti, la simpatia del pannello con “Via dei matti” e la sua casa numero zero, la rivelazione del segreto per un buon giorno, che è “un girotondo intorno al mondo” fatto di impronte cromatiche di tante piccole mani; “La raccolta del nettare” che diventa un’incredibile scultura, il fiore cresciuto albero per comunicare che “Le cose di ogni giorno raccontano segreti/a chi le sa guardare e ascoltare”, diremmo con gli occhi e l’anima dei fanciulli. E non ci si fermerà qui: dalla Provincia di Fermo è tutto pronto per far decollare un secondo concorso che inviterà i ragazzi delle scuole d’infanzia, delle primarie e medie inferiori a consegnare elaborati grafico-pittorici su supporto ceramico, con la guida di docenti esperti del settore, congiuntamente all’istituto d’arte “U.Preziotti” di Fermo di cui è preside Ciro Maddaluno, autore della scultura polese dell’Arca, assieme ad Eros Čakić. Soggetto “Il viaggio” quale tema di fondo dei brani di Endrigo. Sarà anche questa iniziativa un’occasione di incontro e avvicinamento con Pola.

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