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CDM – 27.05.08 – Presentato a Gorizia il cinema di frontiera secondo Cuk

Il cinema, la frontiera, il confine orientale. Si suddivide in tre macroargomenti la trattazione sul volume del critico cinematografico Alessandro Cuk su “Il cinema di frontiera – il confine orientale” da parte dello storico e docente Fulvio Salimbeni, durante la presentazione goriziana del libro al palazzo del Cinema di Gorizia.
L’iniziativa, promossa dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dalla Lega nazionale di Gorizia, dall'Associazione di Cultura Cinematografica Sergio Amidei, con la collaborazione del Corso di Laurea Dams Cinema di Gorizia e della Mediateca Provinciale,  ha così presentato, nel tardo pomeriggio di ieri, oltre ad un compendio che ha la capacità di catalogare un tema poco noto per il cinema, anche una tendenza storiografica degli ultimi venti- trent’anni, capace di spiegarsi, per arrivare ad un pubblico più ampio, anche attraverso le arti, la letteratura e la memorialistica. Un modo, questo, per far riflettere senza ripiegarsi su un’oggettività storica irraggiungibile, consentendo allo spettatore di fruire di emozioni su scenari particolari, conosciuti, vissuti nelle propria esperienza personale.
Il nuovo libro di Cuk, uno dei maggiori esperti del cinema di frontiera, autore di volumi quali “L'esodo Giuliano-dalmata nel Veneto” (2001), “Il giorno del ricordo” (2005), “Giuseppe Bert, uno scrittore al cinema” (2005), è pubblicato da Alcione ed è nato da una sinergia tra ANVGD, Cinit Cineforum Italiano e CDM.
L’incontro, presentato dal presidente della sezione goriziana dell’Anvgd Rodolfo Ziberna, ha visto anche la presenza dell’avvocato Nereo Battello, presidente del Premio cinematografico goriziano Amidei, che ha definito l’opera di Cuk “un libro che colma una lacuna, nel momento in cui illustra efficacemente il contributo che il cinema e i documentari hanno dato alla questione del confine orientale, mostrando anche i problemi insiti nel vivere in queste terre”. Battello ha descritto una serie di film, a volte poco noti ma altre volte interpretati da divi e dive internazionali del tardo dopoguerra, che quasi sempre vedevano la zona A e la zona B come terre adatte a storie di intrighi e di spionaggio, “quasi fossero ambientati in una Tangeri dell’Est”.
Ma l'itinerario di Cuk è in realtà lungo quasi un secolo e comprende documentari, cortometraggi, fiction e cinegiornali. All'interno scorrono parole e immagini tratte, ad esempio, da “La città dolente” (1949) di Mario Bonnard, che affronta l'esodo di Pola, dai film del Maestro Franco Giraldi, che costituiscono un'analisi unica e sorprendente sul tema, come “La rosa rossa” (1973),  tratta dal romanzo di Pier Antonio Quarantotti Gambini, Un anno di scuola (1977), dal racconto di Giani Stuparich e “La frontiera” (1996), dal romanzo di Franco Vegliani.
Proprio con alcune scene tratte da “Un anno di scuola” (1977) rarissimo film di Giraldi con Laura Lenzi, Stefano Patrizi, Juliette Mayniel e Mario D'Arrigo, è iniziata la proiezione degli spezzoni scelti per la conferenza goriziana. Sulle vicende di una studentessa costretta a frequentare l'ultima classe di un liceo maschile, il regista giuliano ha rievocato in modo attendibile il clima storico-culturale della gioventù triestina subito prima dello scoppio della Prima guerra mondiale, (notevoli gli sforzi del regista per riprendere una Piazza Unità scevra da particolari dell’epoca in cui è stato allestito il set). Subito dopo vediamo uno spezzone de “La città dolente” di Mario Bonnard,  praticamente un “istant movie” girato tra il ’48 e il ’49 sull’esodo da Pola, con l’apporto di alcune sezioni documentaristiche e di una realistica fiction girata in una città deserta e animata dai primi conflitti tra esuli e rimasti all’alba del trattato di Parigi del 1947. Infine, da “Cuori senza frontiere”(1950) di Luigi Zampa, semi-sconosciuta produzione di Carlo Ponti con Gina Lollobrigida e Raf Vallone, viene presentata parte di una vicenda ambientata su un ipotetico confine, che testimonia lo strazio e l’assurdità di questa nuova istituzione per un gruppo di bambini, che si vede separato da una linea bianca e da un passaporto che avranno solamente una volta diventati adulti.
Cuk, in occasione della presentazione, ha parlato anche agli studenti e  agli appassionati di cinema di un concorso per aspiranti critici e giornalisti cinematografici, da lui stesso istituito. I vincitori avranno la possibilità di usufruire di una stage di critica cinematografica e potranno assistere gratuitamente alla prossima mostra del cinema di Venezia.

Emanuela Masseria

 

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