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Cartelli plurilingui per le Dolomiti (Il Piccolo 10 ott)

LETTERE

Dopo l'entrata delle Dolomiti nel patrimonio dell'Unesco, immagino che fra breve arriveranno le tabelle che verranno messe nei punti dove iniziano queste montagne. Immagino future diatribe tra quei comuni che si riterranno esclusi pur essendo limitrofi e l'intervento di esperti pro e contro con lunghe discussioni per delimitare il tracciato definitivo. Fortunati quelli che avranno buoni agganci romani. Ovviamente le tabelle dovranno essere plurilingue e cioè in italiano, tedesco, ladino, friulano, veneto, inglese (per i turisti), francese e spagnolo per i discendenti dei nostri emigranti che vengono a passare le vacanze da queste parti. Da notare che oltre a segnare l'inizio "Qui cominciano le Dolomiti patrimonio dell'umanità" bisognerà delimitare anche la fine con cartelli del tipo "Arrivederci, state uscendo dal patrimonio dell'umanità". Si dovrà chiarire che le Alpi Carniche e le Giulie non rientrano nel "patrimonio", forse spiegando meglio con altrettanti cartelli: "Qui la natura è il nostro patrimonio, per l'umanità ci stiamo organizzando".

Lucio Falcone, Grado

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