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Bronzo di Lussino: 24 mesi per il museo (Il Piccolo 12 mar)

LUSSINPICCOLO Quest anno si procederà alla formulazione del progetto e all’ottenimento delle varie licenze mentre il 2010 sarà dedicato alla costruzione del sito museale. Riflettori puntati su Palazzo Quarnero a Lussinpiccolo, che dall’anno prossimo dovrebbe diventare la dimora fissa dell’Apossiomene (o Apoxyomenos), la statua bronzea che per 2 mila anni è giaciuta sui fondali antistanti l’isolotto di Oriule, nell’arcipelago di Lussino, venendo occasionalmente scoperta nel 1996 dal sub belga René Wouters. Tre anni dopo, nell’aprile del 1999, il Bronzo di Lussino rivide finalmente la luce, per essere quindi sottoposto a una lunga e riuscitissima opera di recupero. Nel 2007, le competente istituzioni croate decisero di riaffidare il Bronzo alla città di Lussinpiccolo, partendo dalla constatazione che una simile opera doveva essere ospitata in via permanente nel luogo dove era avvenuta la scoperta. Questa scultura ellenistica, costruita probabilmente nel IV secolo avanti Cristo, troverà sistemazione nel vecchio Palazzo Quarnero, a pochi metri dal mare ed è destinata a conferire enorme prestigio alla città, come pure alla regione del Quarnero. Nei giorni scorsi a Lussinpiccolo è stata aperta la mostra dei progetti pervenuti al concorso per la definizione del futuro Museo dell’Apossiomene, gara vinta dagli architetti fiumani Sasa Randic e Idis Turato. L’esposizione presenta non solo il progetto vittorioso ma anche gli altri due lavori pervenuti al concorso, firmati rispettivamente dagli architetti Mario Beusan e Sasa Siladjin.

Alla cerimonia inaugurale (la mostra resterà aperta fino al 23 marzo) è intervenuto il sindaco lussignano Gari Cappelli, che è stato a capo della commissione incaricata di giudicare i progetti giunti al concorso. Il primo cittadino ha fatto presente che, grazie alla Direzione nazionale per le isole, sono stati finora assicurati 5 milioni di kune, circa 670 mila euro, per la ristrutturazione della futura sede del Bronzo. «I mezzi serviranno a portare a compimento la prima fase del progetto – ha affermato Cappelli – mentre per la seconda fase sarà necessario il sostegno del Ministero della cultura» Il lavoro del duo Randic–Turato viene definito «qualcosa di speciale». I visitatori, a gruppi di 20 persone, entreranno in una sala dove – su tavoli illuminati – saranno messi a conoscenza di tutto quanto riguardi l’atleta bronzeo. Quindi si salirà in un ambiente a forma di anfiteatro, con i visitatori che potranno guardare il film dedicato all’Apoxyomenos. Seguirà, per gruppetti di cinque persone, l’entrata in una saletta dove si potrà ammirare la statua con un periscopio. Altra salita, con ingresso nella «sala dei cristalli» (questa la denominazione), dominata dalle luci e dal colore bianco, dove sarà esposto il bimillenario manufatto. Non è tutto, poiché i visitatori potranno infine salire sul tetto del palazzo, godendosi una vista panoramica su Lussinpiccolo, la sua isola e su una vasta area (condizioni meteo permettendo) dell’Adriatico Settentrionale. (a.m.)

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