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Barcolana a Trieste: al via le iscrizioni (Il Piccolo 01 ott)

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Sono già quasi 200, fra pre-iscritte e iscritte fisicamente, le barche idealmente già posizionate sulla linea di partenza della Barcolana numero 41. Ai 120 armatori che avevano fatto arrivare l’adesione anticipata, ma che formalmente non hanno ancora completato la pratica, se ne sono aggiunti ieri altri 66 che sono passati ieri pomeriggio dalla sala Pino Prinz nella sede della Barcola Grignano e hanno perfezionato l’iscrizione. Ritmi tranquilli per le «ancelle dei masconi», che ieri hanno lavorato in 5 (Aurora, Susanna, Daniela, Giuliana e l’Olandese Volante Marion), ma che arriveranno a essere in 12 quando ci sarà il maggior afflusso. Il primo di questi è stato il friulano Massimo Demitri, che abita ad Adegliacco, ma è tesserato per la Svoc di Monfalcone. Si è presentato alle 16.13 e a lui le segretarie hanno consegnato il mascone numero 334. Lo applicherà alle fiancate della sua «Ziomamo» (il soprannome con cui Demitri è chiamato da un suo nipotino), una barca di 5,5 metri di lunghezza e 3 persone di equipaggio. Uno scafo in pieno spirito Barcolana, dunque.

Bugia. Perchè in realtà il primo a presentarsi davvero nella sede di Barcola è stato l’immarcescibile Ivan Pivac, istriano di Isola che, scortato come di consueto dalle sue botttiglie di Malvasia istriana, è arrivato già nella mattinata.

Il rituale è stato quello che ormai si ripete invariabile da anni: per essere il primo a iscriversi è salpato di prima mattina con la sua passera «Lepa Vida», ha costeggiato fino al pontile a ridosso della Svbg, ha ormeggiato e con in braccio i suoi cartoni di vino è entrato in sala, portando buonumore e profumo di mare.

Un brindisi con i presenti e l’atmosfera è diventata frizzante. Si poteva rimandare indietro questo vecchio e puntuale amico solo perchè in anticipo? Certo che no. E allora strappo alla regola e alla sua «Lepa Vida» è stato assegnato il numero 306. Storie di Barcolana, questa è solo la prima. E da qui all’11 ottobre, sapete quante ancora se ne vivranno?

Veramente c’è già anche la seconda. Martedì è arrivato da Corfù un Maxi da 16 metri, intenzionato a fare la regata. Lo skipper è andato in sede, non si è iscritto, ma ha chiesto dove poter ormeggiare sulle Rive. Dato che i posti sul waterfront del centro saranno disponibili solo dalla prossima settimana, lo yacht sta peregrinando da due giorni da un circolo all’altro, dove trova uno spazio per infilarsi, in attesa di vedersi assegnato l’ormeggio definitivo. Intanto vaga e pare che per il momento di iscriversi per davvero allo skipper non passa neanche per la testa. Forse aspetta prima il posto.

 

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