ANVGD_cover-post-no-img

Ansa – 251107 – Elezioni Croazia, vince il centrosinistra

(ANSA) – ZAGABRIA, 25 NOV – Una guida nuova per proseguire verso lo stesso obiettivo: l'Europa. E' questo il verdetto delle elezioni politiche svoltesi oggi in Croazia stando agli exit poll della serata, concordi nell'annunciare una poderosa avanzata del centro-sinistra di Zoran Milanovic, giovane leader socialdemocratico con la faccia d'attore, e un ridimensionamento del centro-destra del premier in carica Ivo Sanader: l'uomo che aveva cambiato pelle al veccho Hdz del defunto presidente Franjo Tudjman e avviato nel quadriennio scorso a passo di carica la corsa all'Ue della seconda repubblica ex jugoslava. La formazione del futuro governo resta legata a diverse incognite. A cominciare dalla collocazione dei partiti centristi e da quella dei rappresentanti eletti di diritto dalle minoranze etniche (italiana compresa). La tendenza appare tuttavia segnata dal sorpasso del Partito socialdemocratico (Sdp) nei confronti dell'Hdz, con oltre un punto di vantaggio (34,5% contro 33% circa) e un totale di seggi quasi raddoppiato rispetto al disastroso precedente del 2003 (61) che rappresenta il picco storico per la formazione creata negli anni '90 dallo scomparso Ivica Racan sulle ceneri della diramazione croata della Lega dei comunisti jugoslavi. Un risultato che non potra' non indurre il presidente della Repubblica, Stipe Mesic, a conferire l'incarico a Ljubo Jurcic, il tecnico ed ex ministro dell'economia indicato come candidato premier proprio da Milanovic. Poi la partita è destinata a spostarsi tra i banchi del Sabor, il parlamento di Zagabria, dove i vincitori di questa sera dovranno cercare di aggregare gli alleati necessari a raggiungere la maggioranza assoluta (76 deputati). A disputarsi il ruolo di ago della bilancia ci sono sette partiti minori, accreditati di almeno un 5% di suffragi dalle proiezioni: alcuni tradizionalmente vicini alla Sdp (come i liberal-progressisti di Mesic o i regionalisti della Dieta istriana); altri poco presentabili per qualunque schieramento europeista (dal partitino personale dell'imputato per crimini di guerra Branimir Glavas alla destra nazionalista dello Hsp, peraltro in crollo di consensi); altri ancora oscillanti a seconda dell'offerta, come i social-liberali, il Partito dei Contadini o il Partito dei Pensionati. Sanader, dal canto suo, può contare sul sicuro sostegno dei parlamentari eletti dalla diaspora (della Bosnia-Erzegovina in primis), da sempre terra di conquista per l'Hdz. Ma i socialdemocratici non disperano di poter ampliare il loro potenziale di coalizione sottraendo al premier uscente l'appoggio degli otto deputati riservati alle minoranze etniche (fra i quali i tre eletti dalla comunità serba e il portabandiera degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia), mai tanto decisivi in passato. In attesa del trionfo personale di Milanovic – un funzionario di 41 anni, sconosciuto ai più sino a pochi mesi fa, che fisicamente assomiglia a Zapatero, ma politicamente si richiama a Tony Blair – Jurcic in queste ore parla già da primo ministro in pectore. "Lo Sdp è al massimo storico e io sono il futuro capo del governo", ha proclamato stasera in tv, contrapponendosi al silenzio iniziale di Sanader, alla prudenza degli analisti e al rifiuto di numerosi esponenti dell'Hdz di considerarsi sconfitti almeno fino a quando non si concluderà la caccia agli alleati minori. Di certo c'é, in ogni caso, che la Croazia non modificherà i suoi obiettivi di fondo. Qualcosa potrebbe cambiare in tema di politica economica e sociale, laddove Milanovic promette di voler proseguire sulla strada delle riforme e dello sviluppo intrapresa da Sanader, ma con maggior rigore nella lotta alla corruzione e un occhio di riguardo in più verso coloro che sono rimasti indietro. L'integrazione euroatlantica – con l'adesione a Ue e Nato entro la fine del decennio – resta tuttavia la stella polare di entrambi i contendenti. Un traguardo – a leggere bene i dati elettorali odierni – condiviso dalla stragrande maggioranza dei croati che hanno deposto la scheda nell'urna. (ANSA).

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.