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Ansa – 060208 – Pericolo da nave in fiamme vicino Rovigno

(ANSA) – TRIESTE, 6 FEB – Brucia dalla scorsa notte, al largo di Rovigno (Croazia), uno dei grandi traghetti turchi della "autostrada del mare" Trieste-Istanbul, la più importante del Mediterraneo, e scatta l'allarme ambiente per l'alto Adriatico. Nei serbatoi della nave ci sono circa 850 tonnellate di idrocarburi (800 di 'fuel oil' per alimentare i suoi motori e 50 di diesel marino) e nessuno si è sentito finora di escludere il rischio di una disastrosa esplosione; o quello di uno sbandamento del gigantesco scafo (é lungo 193 metri) con il conseguente, inevitabile affondamento; o, ancora, di uno sversamento di idrocarburi in mare. Per di più, nella stiva ci sono 202 Tir e uno dei loro potrebbe facilmente esplodere per le altissime temperature che sta raggiungendo la nave. Per tutto il giorno, i rimorchiatori della Capitaneria di Fiume (Croazia) e quelli dei Vigili del fuoco hanno scaricato montagne di acqua sullo scafo per raffreddarlo e abbassare i rischi di esplosioni. Un Canadair ha fatto decine di lanci di schiuma e sostanze per spegnere l'incendio ma le fiamme non si sono fermate. Da stasera sul posto ci sono anche i supertecnici inviati dalla società armatrice – la turca "Un RO-RO Istanbul" – e quelli della compagnia assicuratrice dello scafo, partiti nel pomeriggio dall' Olanda. La società olandese interpellata è la 'Smith', la stessa che nel 2000 entrò in azione per tentare di salvare il 'Kursk', il sommergibile nucleare russo a bordo del quale morirono 118 uomini dell'equipaggio. Il Dipartimento della protezione civile italiana è in stretto contatto con le autorità corate alle quali ha offerto assistenza. La nave turca non sta affondando e non ci sono crepe o danni visibili, ma il pericolo alto. Ad affermarlo sono stati sia il ministro degli interni croato, Berislav Roncevic, recatosi in Istria nel pomeriggio, sia per l'Istituto nazionale italiano di geofisica e vulcanologia (Ingv), che ha fatto delle simulazioni secondo le quali, in caso di disastro, gli idrocarburi potrebbero arrivare nell'arco di sei giorni sulle coste italiane, nella zona di Ravenna. Il dramma dell' "Und Adriyatik", questo il nome del traghetto, è cominciato poco prima dell'alba. Per cause al momento sconosciute, è scoppiato un incendio nella stiva del carico. Le fiamme si sono propagate al resto della nave che, intorno alle 5, ha lanciato l'SOS. A raccoglierlo è stato il traghetto greco "Icarus Palace" che, insieme ad altre due motonavi, si trovava nella zona, a circa 20 miglia al largo di Rovigno. Al buio, i 22 uomini dell'equipaggio e i nove passeggeri (tutti autisti turchi) hanno abbandonato il traghetto (che era partito da Istanbul domenica sera e doveva arrivare a Trieste stamani) e si sono posti in salvo sulla motonave greca. Con questa sono giunti a Venezia dove quattro di loro sono stati portati in ospedale per ustioni di primo e secondo grado, ferite e il sospetto di fratture a vertebre e arti. (ANSA).

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