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Aliscafi per l’Istria: stagione da record (Il Piccolo 02 ott)

di SILVIO MARANZANA

L’aliscafo vola: ventiduemila passeggeri tra Trieste e l’Istria nella stagione che si è conclusa in questi giorni. Secondo Nicola Biriaco, direttore generale di Trieste Lines, la società nata da Ustica lines che per il secondo anno consecutivo ha gestito la linea, si è trattato del record su queste tratte nell’epoca in cui l’automobile la fa da padrone assoluto. I passeggeri infatti erano stati solamente 10 mila nel 2008 e si aggiravano attorno ai 15 mila negli anni recenti in cui era attivo il monostab Marconi della Tirrenia.

L’esito incoraggiante ha indotto la società ad acquistare definitivamente i due mezzi, Cris M. e Fiammetta M. e a farli stazionare per tutto l’anno in regione con rimessaggio invernale all’Hannibal di Monfalcone senza spostarli al Sud dove ha sede la casa madre. Sono triestini oltre la metà dei diciotto marinai e la società è pronta a valutare ulteriori richieste locali di arruolamento. «L’idea che l’aliscafo possa essere una valida alternativa all’automobile si sta finalmente facendo strada nella mentalità della gente – commenta Biriaco – si arriva nel centro delle località di vacanza, non c’è il problema di trovare il parcheggio, né di pagarlo. E poi si viaggia in modo molto suggestivo: volando sull’acqua».

Il 60 per cento dei passeggeri è stato costituito da triestini e friulani, il restante 40 per cento sono stati sloveni, croati e turisti di varie parti del mondo che a Trieste sono stati presenti l’estate scorsa in misura maggiore rispetto al passato, ma che anche dalle località dell’Istria dov’erano in vacanza sono venuti a Trieste a fare shopping. Rovigno è stata la località più gettonata, ma non sono andate male nemmeno le altre due mete: Pirano e Parenzo.

È scontata la ripresa del servizio a maggio dell’anno prossimo e forse con qualche sorpresa. «Molti clienti ci chiedono di prolungare il percorso fino alle isole quarnerine di Cherso e Lussino – afferma Biriaco – e stiamo tentando di mttere in atto questi suggerimenti fin dal 2010. E poi c’è una scommessa ancora più forte: quella di spingersi verso Ovest fino a Venezia. Quest’anno i nostri competitor che collegavano l’Istria con Venezia non hanno avuto risultati eccezionali, ma noi stiamo lavorando per tentare un collegamento diretto Istria-Trieste-Venezia».

C’è anche un altro obiettivo che secondo Trieste lines dovrebbe darsi l’intera città: fare del Molo Quarto il terminal per tutti i traghetti veloci creando così le coincidenze. «Ora invece – lamenta Biriaco – quelli per Grado e per le altre località del golfo partono ognuno da un molo diverso».

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