Quale il contesto interno e internazionale e quali i rapporti tra l’Italia e i vicini Balcani negli anni Sessanta e Settanta, che segnarono la svolta «non allineata» della vicina Jugoslavia di Tito e il relativo disgelo tra i due Paesi confinanti dopo le atrocità della seconda guerra mondiale? Uno scenario storico e politico non ancora indagato, sul quale accenderà alcune luci il primo convegno dedicato, «Aldo Moro, L’Italia repubblicana e i Balcani», che si svolgerà a Bari i prossimi 21 e 22 ottobre nella sede della Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo pugliese.
La materia è ghiotta, per gli storici che si troveranno a riflettere e a confrontarsi su pagine poco approfondite – e talvolta poco illuminate – della storia italiana dei decenni trascorsi, nel corso dei quali venne raggiunto e siglato, ad esempio, il trattato di Osimo, o si paventò un coinvolgimento della Jugoslavia nelle trattative per la liberazione di Aldo Moro. Personaggio chiave, quest’ultimo, del dialogo con la sinistra del tempo, e con i Paesi comunisti, al quale sarà dedicato l’intervento di apertura, di Luciano Tosi (Università di Perugia) sulla politica estera perseguita da Moro, cui seguirà il contributo di Luca Riccardi (Università di Cassino) sulla «Ostpolitik» promossa dall’esponente democristiano. Una politica che volle avvalersi anche di strumenti culturali, sui quali si soffermerà Lorenzo Medici (Università di Perugia)
Molto nutrito il programma degli interventi, che spazieranno dall’Albania alla Romania alla Bulgaria, ma ancor più interessanti per quanti vogliano conoscere le vicende diplomatiche e politiche sottese al rapporto tra Italia e Jugoslavia saranno le relazioni di Massimo Bucarelli (Università La Sapienza, Roma) su «L’Italia vista da Belgrado», di Luciano Monzali su «Moro e gli accordi italo-jugoslavi di Osimo», e di Marco Galeazzi (Fondazione Gramsci, Roma) sull’azione parallela del Partito Comunista italiano fra Mediterraneo e Balcani tra il 1963 ed il 1978.
Ad introdurre il Convegno sarà un esponente di rilievo della politica italiana di quel tempo, Emilio Colombo, che ricoprì importanti incarichi nei governi Moro e Rumor proprio negli anni Sessanta e Settanta. Una figura di primo piano, che bene si affianca, per esserne stato contemporaneo, alla figura di Moro, ritratto nel programma del convegno mentre riceve alla Farnesina una delegazione di giovani comunisti jugoslavi. Era il 1974.
