Meno di duemila tifosi nazionalisti serbi, giunti a Genova a seguito della loro squadra, hanno causato l'interruzione definitiva dell'incontro di calcio Italia-Serbia, valido per le qualificazioni agli Europei del 2012. I tifosi, se così possiamo chiamarli, avevano in precedenza attaccato anche il pullman della loro stessa squadra.
Nel settore dello stadio a loro dedicato, hanno poi esposto striscioni che rivendicano il Kosovo e simboli chiaramente nazionalisti. Il lancio di fumogeni aveva già ritardato l'inizio della partita di mezz'ora. Dopo pochi minuti dall'inizio del gioco, lo stop è diventato definitivo da parte dell'arbitro, in quanto i continui lanci non garantivano l'incolumtià dei giocatori in campo, così come il lancio di pietre e seggiolini e lo sfondamento di alcune vetrate blindate.
Il portiere serbo aveva in precedenza rinunciato a giocare, proprio per le minacce personalmente ricevute dai tifosi prima della partita.



