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Zaravecchia: la famiglia Prodi rileva un resort (Il Piccolo 05 set)

FIUME Dopo essersi svincolata dalla ragnatela burocratica, la “Octavia” di Modena sembra essere finalmente riuscita a trovare il bandolo della matassa amministrativa e in questi giorni potrebbe finalmente mettere mano al progetto di un moderno resort a pochi chilometri da Zaravecchia (Biograd). Stando a quanto preannunciato, entro il mese in corso il gruppo modenese, rappresentato in Croazia da Dino Motta, dovrebbe avviare la radicale ristrutturazione del fatiscente complesso turistico-alberghiero di Crvena Luka (letteralmente Portorosso), ad appena tre chilometri dalle prime case di Zaravecchia e a cinque dal centro della cittadina dalmata. Entro l’estate 2012 qui dovrebbe sorgere un moderno e confortevole villaggio-vacanze con palazzine-albergo, villini monofamiliari, piscine, wellness, campi da tennis e tutto il corredo accessorio che i trend contemporanei ritengono indispensabili per ogni insediamento turistico che voglia fregiarsi di una classificazione a quattro stelle.

Anche se il progetto iniziale contemplava pure un mini-marina o centro nautico con almeno una trentina di posti barca, pare che per il momento questi non rientri nel piano dei lavori. E anche il complesso di piscine ultimamente sarebbe stato ridimensionato. L’ex complesso di Portorosso si colloca in fondo a un’incantevole baia incorniciata dal verde dei pini (la denominazione è probabilmente derivata dal colore del terriccio impregnato di bauxite) ed è stato rilevato da imprenditori modenesi tra fine 2005 e inizi 2006.

Da allora era cominciato il tiro alla fune con la burocrazia di Stato per il rilascio della panoplia di permessi o licenze necessaria per avviare i lavori di trasformazione del complesso abbandonato. Adesso la ”via crucis” pare terminata: tutta l’area è stata transennata e carpentieri, muratori e falegnami si sono già messi all’opera per asportare gli infissi di porte e finestre dei vecchi bungalow e abbattere tutto ciò che dovrà essere rimosso. Dopo aver fatto piazza pulita delle strutture fatiscenti e inutilizzabili, tra poche settimane si accenderanno i motori dei macchinari da costruzione. Per l’edificazione del quale – almeno inizialmente – erano previste due fasi: la prima, che potrebbe però essere anche l’unica, dovrebbe comportare un investimento calcolato intorno ai 20 milioni di euro e garantire la sistemazione di circa 900 vacanzieri. Per le ville monofamiliari è prevista una capienza totale sulle 400 persone, mentre altre 500 dovrebbero trovare sistemazione in appartamenti d’albergo. Il futuro resort di Portorosso (anzi “Crvena Luka Bay”) richiama tuttavia un interesse particolare forse soprattutto per un altro motivo. Come non manca di porre in risalto il quotidiano spalatino “Slobodna Dalmacija”, infatti, la proprietà della modenese “Octavia” sarebbe strettamente legata alla famiglia dell’ex presidente del Consiglio italiano Romano Prodi. Sempre secondo il quotidiano, nel cda di ”Crvena Luka Spa” figurano i nomi di Elio, Luigi e Giorgio Prodi, con vari legami di parentela tutti legati all’ex leader dell’Ulivo. Il progetto di ”Crvena Luka” (concessione ventennale sull’usufrutto del tratto di costa antistante il complesso) prevede per il resort un corpo centrale circondato da una serie di villini disseminati fra i pini e palazzine a due-tre piani con mini-appartamenti dal confort di grado ”quattro stelle”. Per fortuna e per encomiabile buongusto, nonché nel pieno rispetto dell’ambiente, non si preannunciano mastodontiche cementificazioni. Stando a quanto prospetta la proprietà modenese sulla base delle condizioni microclimatiche della zona, il complesso di “Crvena Luka Bay” dovrebbe essere a disposizione dei vacanzieri dai primi di maggio a fine ottobre: sei mesi durante i quali si conta di arrivare fino al milone di soggiorni turistici. (f.r.)

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