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Zaravecchia come Gardaland (Il Piccolo 08 lug)

FIUME Il Consiglio cittadino di Zaravecchia (Biograd) ha dato il suo assenso alla modifica del Piano regolatore, primo e indispensabile passo verso la realizzazione del progetto di un acquaparco e centro divertimenti che dovrebbe essere il primo del genere non solo in Croazia ma addirittura in tutto lo spazio dell’ex Jugoslavia e relativi paraggi balcanici.

Un progetto del costo non ancora esattamente definito, ma che orientativamente dovrebbe aggirarsi tra i 15 e i 20 milioni di euro. In assenza d’intoppi amministrativo-burocratici, i lavori dovrebbero cominciare nei mesi primaverili dell’anno prossimo. Promotore e ideatore del progetto è Franjo Koletic, un giovane e facoltoso manager dell’area zagabrese, fattosi strada in ambito imprenditoriale con i fuochi d’artificio e il materiale pirotecnico per poi estendere e diversificare gradualmente le sue attività. A detta dello stesso Koletic, il suo megaparco divertimenti dovrebbe ricalcare grosso modo l’impianto di Gardaland, ma puntare soprattutto sui giochi d’acqua.

L’Acqualand di Zaravecchia dovrebbe insediarsi su un’area complessiva di sette ettari, quasi due dei quali adibiti però a posteggio. Il grosso dello spazio riservato al centro divertimenti offrirebbe ai visitatori ogni ”diavoleria” del divertimento organizzato, dai tobogan o montagne russe, giostre, ruote panoramiche e girandole varie fino a un grande acquario esplicativo della fauna adriatica, sottopassabile “in immersione” grazie a un tunnel in plexiglas. Per rimpolpare gli incassi la cittadella del divertimento progettata nell’immediata periferia di Zaravecchia non potrà trascurare neppure l’aspetto “by night”, mettendo a disposizione pure discoteca e casinò, con relativo corredo di giochi d’azzardo e attività derivate o connesse. Tutto al fine di fare impennare il livello di adrenalina dei visitatori. I quali dovrebbero affluire – come spera l’ideatore del progetto – non solo dalle località turistiche dalmate ma anche dal resto della Croazia e dai Paesi confinanti, come Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro.

L’Acqualand di Zaravecchia dovrebbe quindi fungere da polo d’attrazione per il variegato e cosmopolita popolo turistico che d’estate affolla le località di villeggiatura lungo la costa croata e, d’inverno o nella “bassa stagione”, calamitare soprattutto i vogliosi di gioco e divertimento dei Paesi vicini. Per lasciare il meno possibile al caso e all’improvvisazione, Koletic ha già affidato la stesura di uno studio di fattibilità, con relativo e dettagliato calcolo dei costi e dei possibili ricavi alla statunitense "Horvath & Horvath".

Dalla municipalità di Zaravecchia ha intanto provveduto ad acquistare buona parte dei terreni necessari (4,5 ettari) pagandoli 6 milioni e mezzo di kune, poco meno di un milione di euro. Per il resto dei metri quadrati necessari dovrà scendere a patti con il Demanio forestale dello Stato, con il quale ha già avviato la trattativa per un contratto di concessione a lungo termine. In questo senso potrebbe avere un peso determinante l’incondizionato e totale appoggio al progetto da parte delle autorità locali. (f.r.)

 

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