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Zara vuole per sé il Bronzo di Lussino (Il Piccolo 28 mar)

di ANDREA MARSANICH

LUSSINPICCOLO L’Apoxyomenos, l’oramai celebre statua bronzea rinvenuta nelle acque lussignane, potrebbe trovare dimora fissa a Zara.

La notizia bomba, seppure ufficiosa, è deflagrata in questi giorni negli ambienti culturali in Croazia, stordendo e facendo schiattare di rabbia gli abitanti di Lussino, ormai stufi di dover aspettare così a lungo l’arrivo nell’isola dell’atleta ellenico (ora a Zagabria), ritenuto unanimemente la maggiore scoperta archeologica di tutti i tempi nella repubblica postjugoslava. Ad invelenire il clima ci ha pensato la recente bocciatura di Palazzo Quarnero a Lussinpiccolo, quale sede permanente della celebre scultura, valutazione espressa dal Dipartimento per la Conservazione di Fiume. Dal capoluogo quarnerino è stato fatto presente che nè l’edificio, situato in riva, né il progetto degli architetti fiumani Randic e Turato, riesce a valorizzare pienamente il manufatto. Come se non bastasse, il conservatore principale in Croazia, Miljenko Domijan, ha rilasciato di recente un’ intervista allo Zadarski list, quotidiano di Zara, che ha contribuito ad un’ impennata della tensione a Lussinpiccolo. Intanto va detto che l’ Apossiomene sarà esposto nella città del maraschino dal prossimo 30 marzo, mostra che sarà ospitata dal Museo del vetro antico. Quindi va subito aggiunto che Domijan ha parlato di «Zara come città che ha degli indubbi vantaggi rispetto a Lussinpiccolo, essendo centro culturale di valore europeo e mondiale, facilmente raggiungibile, soprattutto dall’Italia». Domijan ha parlato della chiesa sconsacrata di San Nicola come del luogo ideale per ospitare preziosi reperti archelogici, rilevando che l’ Apoxyomenos potrebbe essere collocato in un padiglione appositamente edificato e nell’ambito dell’ex tempio. Pochi giorni fa, rammentiamolo, Domijan si era espresso in ben altro modo, dicendo che Lussinpiccolo non può essere scavalcata da nessun’ altra città e che il Bronzo deve poter avere la sua dimora perenne nel capoluogo isolano. Contattato dai giornalisti, ha voluto o tentato di correggere il tiro, facendo presente di essersi sempre adoperato a favore della soluzione lussignana. «Ho parlato per un giornale zaratino e dunque l’intervista va inquadrata in un contesto locale, che naturalmente spinge a favore dell’Apoxyomenos a Zara. Ammetto che al sottoscritto, venuto a lavorare a Zagabria proprio da Zara, non dispiacerebbe affatto che la statua sia consegnata alla città dalmata, ma dobbiamo renderci conto che sono state le massime autorità statali a optare a favore della soluzione lussignana. È inoltre vero che Zara ha qualcosa in più di Lussinpiccolo, città quest’ultima dove dopo le otto e mezza di sera, se sei turista, non sai dove andare a mangiare o a dormire. Ripeto però che deve essere Lussinpiccolo la città designata a ospitare la statua».

Una presa di posizione anche logica la sua, perché Domijan era stato membro della giuria del concorso per il progetto di sistemazione dell’Apoxyomenos, che vide l’affermazione dei due architetti fiumani. Tra mille polemiche, ansie e preoccupazioni, il caso sarà definitivamente risolto – nel bene o nel male per Lussinpiccolo – nella seduta del Consiglio croato per i beni culturali, che si riunirà la settimana prossima a Zagabria. I componenti dell’organismo si esprimeranno sulla valutazione del Dipartimento fiumano per la Conservazione, dopo di che decideranno – senza possibilità di appello – quale sarà la città che avrà l’onore e l’onere di ospitare il Bronzo.

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