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Zagabria ci ripensa e salva le scuole italiane – 08lug14

 

A questo punto si spera che il pericolo sia rientrato in maniera definitiva: il “focus” riguarda il numero minimo di sette alunni che sarebbe necessario per poter aprire o mantenere in vita una classe nelle scuole medie superiori italiane (il discorso si allarga comunque anche alle altre comunità nazionali). Misura che era contemplata dal famigerato decreto emesso dal ministero croato della Pubblica Istruzione, Scienza e Sport. La situazione pare abbia avuto una positiva evoluzione: all’incontro di ieri, tenutosi a Zagabria con i sei deputati delle comunità nazionali, il ministro Vedran Mornar ha infatti innestato la marcia indietro. Come ha spiegato subito dopo la riunione il deputato italiano Furio Radin, a pesare in maniera determinante sulla decisione dell’esecutivo è stata la sentenza della Corte costituzionale croata del 1999 che in un contenzioso analogo aveva bocciato la soglia minima di alunni, nel rispetto della Legge costituzionale sui diritti delle minoranze. Se alcune voci di corridoio rispondono a verità, avrebbe fatto sentire la sua voce anche il Quirinale, dopo aver conosciuto la notizia del pericolo incombente sulle scuole italiane in Croazia, scuole nelle quali Roma investe cospicue risorse finanziarie.

 

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http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/07/08/news/zagabria-ci-ripensa-e-salva-le-scuole-italiane-1.9556520

 

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