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Vignette: ultimatum UE a Lubiana (Il Piccolo 22 mar)

di MAURO MANZIN

TRIESTE La questione del bollino autostradale in Slovenia sarà risolta entro due settimane. Lo hanno stabilito a Bruxelles il commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani e il ministro dei Trasporti sloveno, Patrick Vlacic. Bruxelles, lo ricordiamo, ha inviato nell’ottobre scorso la lettera di messa in mora, primo passo del procedimento di infrazione, a Lubiana relativamente al tariffario dei pedaggi autostradali che prevedono solo due possibilità: l’abbonamento con la «vignetta» annuale (55 euro) o di quella semestrale (35 euro) che hanno scatenato le proteste di tutte le principali organizzazioni automobilistiche europee perché così facendo si discrimina chi si reca in Slovenia solo per periodi brevi, soprattutto i turisti. Ricordiamo, inoltre, che c’è una proposta del deputato italiano alla Camera di Stato di Lubiana in cui si chiede di liberalizzare il traffico sull’autostrada del Litorale per non penalizzare gli utenti transfrontalieri molti dei quali appertengono alla minoranza italiana e che si spostano dall’Istria croata in Slovenia, o dal Capodistriano verso Trieste per motivi di lavoro.

Finora la Slovenia ha fatto orecchie di mercante. Ma ora l’Unione europea chiede risposte concrete e in breve tempo. Il ministro Vlacic ha illustrato a Tajani le conclusioni dell’apposita commissione interministeriale sulla gestione dei pedaggi autostradali, specificando che il cambio di regime non sarà finanziariamente indolore per la Dars, la società che gestisce la rete autostradale slovena. La reazione europea alle decisioni slovene ha portato altresì alla sospensione degli aiuti comunitari, pari a 206,8 milioni di euro, per il finanziamento della costruzione di alcuni tratti della rete autostradale come quelli tra Slivnica e Drazenci, nella zona tra Maribor e Ptuj.

Il ministro Vlacic ha dichiarato che con il commissario Tajani hanno esaminato diversi scenari che il responsabile del dicastero dei trasporti sloveno illustrerà nei prossimi giorni al governo di Lubiana. Tajani, secondo indiscrezioni diplomatiche, è rimasto fermo sulla posizione comunitaria: la Slovenia deve introdurre anche bollini valevoli per un periodo di breve durata e conformarsi così a quelli che sono gli ordinamenti europei. I prezzi, avrebbe precisato Tajani, devono essere proporzionati e in linea con il mercato autostradale dell’Ue. Un altro avviso sarebbe stato relativo al fatto che l’introduzione di «vignette» a breve termine non dovrebbe determinare un aumento di quelle annuali o semestrali. Da Lubiana è emersa, infatti, nei giorni scorsi, la possibilità di emettere bollini validi 7 o 10 giorni al prezzo di 15 euro ma, contestualmente, la Dars vorrebbe raddoppiare il costo di quelle annuali o semestrali. Soluzione questa che sicuramente non accontenterebbe Bruxelles.

Insomma, per Lubiana un bel rebus, soprattutto in questo momento di crisi economica. Ma resta il fatto che la Slovenia ha bisogno dei soldi europei per ultimare la sua rete autostradale. Ora la «palla avvelenata» passa al governo.

 

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