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”Venite a costruire in Croazia” (Il Piccolo 19 feb)

Leggi che garantiscono investimenti sicuri, incentivi, isole franche, infrastrutture moderne e una posizione strategica nell'ambito della nuova Europa: sono questi i vantaggi offerti alle imprese italiane che intendono investire nel settore edilizio croato. Se ne è parlato ieri al seminario «Focus sul settore dell'edilizia in Croazia», organizzato dalla Camera di Commercio di Trieste in occasione della prossima missione imprenditoriale italiana in Croazia dei settori arredo, complementi e materiali da costruzione, in calendario per il 24 marzo a Zagabria. Se in Italia il settore edilizio ha risentito pesantemente della crisi economica mondiale, con un calo del 10% degli investimenti in costruzione nel 2009, in Croazia, ha spiegato Mirjana Turudi, responsabile delle relazioni internazionali della Camera Croata per l'Economia di Zagabria, «il settore edilizio, che nel 2008 ha pesato per l'8% sul Pil nazionale, dopo la crisi è in ripresa, grazie alla forte strategia messa in atto dal governo croato attraverso un programma di edilizia pubblica che prevede la costruzione e l'ammodernamento di tratti infrastrutturali di rilevanza internazionale, oltre a interventi legati al settore turistico-alberghiero per innalzare la qualità  delle strutture già  presenti e incrementare l'offerta di nuove e più moderne costruzioni».

Ma per rimettere in moto il settore, oltre agli interventi pubblici, sono necessari anche gli investimenti privati: e la Croazia è fortemente interessata ad attrarre investimenti stranieri. In particolare italiani. «Per la Croazia – fa sapere Turudi – l'Italia è il primo partner commerciale, ma solo il settimo investitore estero, con una quota del 5% sugli investimenti esteri totali, preceduto da Austria (29%), Paesi Bassi (15%), Germania (13%), Ungheria, Francia e Lussemburgo». Per le imprese italiane che intendono investire in Croazia un valido aiuto può venire proprio dalla Camera Croata per l'economia. «Per gli imprenditori stranieri che vogliano investire in Croazia è meglio rivolgersi a imprese che abbiano già  maturato una vasta esperienza nel settore», spiega Damir Percel, responsabile del settore edilizio dell'Associazione dei Costruttori Croati presso la Camera Croata per l'Economia -, e noi possiamo fungere da collegamento tra queste realtà  e le ditte italiane». Grazie all'adeguamento alle normative europee, poi, da febbraio 2009 è possibile per le persone fisiche e le imprese italiane e degli altri Paesi membri dell'Ue acquistare proprietà  immobiliari in Croazia alle stesse condizioni offerte alle aziende croate. «La crescita del Pil croato – conclude Sani Ljubun, ex ministro dell'Economia e direttore dell'Agenzia governativa per la promozione degli investimenti e delle esportazioni – è legata a doppio filo alla crescita degli investimenti stranieri, che dal 1993 al 2008 sono stati di circa 23 miliardi di euro: il governo croato è fortemente interessato a fornire le migliori condizioni possibili affinchè questo trend prosegua».

Giulia Basso

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