ANVGD_cover-post-no-img

Unione Italiana: opposizione all’attacco (Il Piccolo 26 lug)

DIGNANO Dove essere una seduta tecnica, per completare l'organigramma e invece si è trasformata in un’arena di scontro durato 7 ore tra maggioranza e opposizione. Stiamo parlando della seduta costitutiva dell'assemblea dell'Unione italiana scaturita dal voto del 13 giugno scorso quando per la prima volta sono stati direttamenti eletti i due esponenti al vertice dell'organizzazione. Vale a dire i presidenti dell'Unione e della sua Giunta esecutiva nelle persone di Furio Radin e di Maurizio Tremul.

Ebbene l'altra sera a Palazzo Bradamante la trentina di consiglieri all'opposizione (su un totale di 74 eletti) ha subito contestato l'ordine del giorno e poi attirato l'attenzione sul mancato adeguamento dei documenti fondamentali dell'Unione Italiana alle modifiche statutarie approvate in tempi piuttosto rapidi, per qualcuno troppo rapidi, alla fine della legislatura precedente proprio per rendere possibile l'elezione diretta dei vertici dell'Ui.

Vista la situazione d'impasse che si stava prospettando Furio Radin ha invitato tutti i consiglieri al buon senso e a una fase propositiva, spiegando che alle comprensibili lacune e discrepanze verrà sicuramente posto rimedio. «Questa sera è importante – ha detto – completare l'organigramma dell'Ui e creare i presupposti per il lavoro nel nuovo mandato».

Il suo appello non è stato accolto per cui si è andati avanti in un clima di aspro confronto. Poi, non senza tormentoni, a presidente dell'Assemblea è stata eletta Floriana Bassanese Radin di Umago e a vicepresidente Paolo Demarin di Sissano che hanno ottenuto più voti dei candidati dell'opposizione Gianclaudio Pellizzer e Gianna Mazzieri Sankovic.

Il malcontento dell'opposizione è culminato al momento di eleggere Cristiana Babic di Fiume a segretario generale dell'Ufficio della Giunta e dell'Assemblea Ui. Un punto che l'opposizione ha interpretato come punizione nei confronti della direttrice amministrativa dell'Ui Orietta Marot per aver sfidato Furio Radin alle recenti elezioni. Le due cariche infatti sono state giudicate come inutile e dispendioso doppione.

A mettere i puntini sulle i nel rovente dibattito è stato il consigliere Fabrizio Radin. «Inutile usare troppo i guanti – ha detto – l'opzione che ha vinto le elezioni è tenuta a scegliersi i collaboratori che crede, mentre chi ha perso le elezioni deve capire di dover rinunciare alle posizioni precedenti».

I consiglieri all'opposizione hanno abbandonato l'aula dopo il riconteggio dei voti richiesto dallo stesso Radin visto che nella prima conta il numero di voti è risultato insufficiente. Al riconteggio però il numero di mani alzate è risultato sufficiente.

Infine, Maurizio Tremul ha ottenuto la fiducia dei consiglieri rimasti in aula per la sua Giunta esecutiva cosi composta: lo stesso Tremul (affari giuridico amministrativi, finanze e bilancio), Norma Zani (vicepresidente con deleghe per scuola, economia, informazione ed editoria), Marianna Jelicich Buic (cultura, teatro, arte e spettacolo), Daniele Suman (università, ricerca scientifica, quadri e sport), Rosanna Berné (coordinamento attività sociali e religiose, giovani e terza età). (p.r. )

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.