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Una giornata per le ”lingue da mar” (Il Piccolo 19 gen)

Salvaguardare il patrimonio linguistico e culturale delle parlate giuliano-venete da intendersi non come difesa dei vari dialetti, bensì come tutela di quel capitale nascosto e in parte dimenticato che essi rappresentano.

Questo è stato l'obiettivo della ”Prima giornata della cultura giuliano-veneta”, svoltosi domenica pomeriggio nella Sala Saturnia della stazione Marittima, organizzata e promossa dall’Associazione Cultura Giuliano-Veneta, costituitasi nel maggio 2009 proprio con l'intento di promuovere la cultura espressa nelle lingue minoritarie. Per questa prima giornata è stato scelto un titolo particolare: ”Lingue da Mar”.

«Lingue da Mar – ha illustrato Claudio Grisancich, presidente della neonata associazione – riveste un doppio senso, quello di amare una lingua ma anche quello di mare. Infatti l'Alto Adriatico bagna un territorio ampio dove sono presenti numerose parlate come la giuliana, la gradese, la goriziana e quelle usate nella zona istro-veneta».

Grisancich ha sottolineato che questa giornata non vuole essere ”un'incursione di parlata”, ma intende affrontare ciò che sta dietro ai vari idiomi per farne conoscere il patrimonio culturale, gli usi e costumi. Si tratta dunque di un lavoro in difesa non soltanto di un dialetto ma di un intero capitale da trasferire ai posteri, specialmente in un'epoca di globalizzazione come l'attuale.

Quindi la tutela di una lingua corrisponde alla difesa di una memoria.

Durante l'incontro Bruno Cappelletti, presidente dell'Armonia (l'associazione culturale che raggruppa tutte le compagnie di teatro amatoriale della provincia di Trieste) ha riassunto il motivo della costituzione dell'Associazione Cultura Giuliano-Veneta.

«Nel 2007 – ha spiegato Cappelletti – la Regione ha presentato un progetto di legge per difendere la lingua friulana, una realtà che coinvolgeva poco meno di ottocentomila persone, però senza al tempo stesso interessare le altre parlate presenti in quelle terre. In quest'ottica l'Armonia ha avviato una raccolta di firme, fra i propri abbonati prima e poi non solo a livello locale ma anche fuori città, per sensibilizzare l'opinione pubblica ma soprattutto per trovare qualcuno che potesse sposare questa causa».

Durante l'incontro è intervenuto anche l'assessore alla Cultura Massimo Greco che ha rimarcato come questa immensa risorsa culturale non debba andar dispersa. «Pur non essendo nato in questa zona – ha continuato Greco – credo di cogliere con particolare intensità l'importanza di questo modo di esprimersi e ritengo doverosamente opportuno dover reagire affinché tale patrimonio non vada perduto».

La prima giornata dedicata alla cultura Giuliano-Veneta ha visto l'alternarsi di vari relatori fra i quali il poeta Ivan Cricco dell'Associazione di cultura Bisiacca, della giornalista Marina Silvestri, degli studiosi di cultura istriana Marino Vocci e Livio Dorigo, del poeta Ezio Giust e della poetessa triestina Graziella Semacchi Gliubich.

Un evento particolarmente riuscito, vista la grande affluenza di pubblico, reso possibile grazie ad un contributo della Regione. La manifestazione si è conclusa con uno spettacolo dedicato alla poesia, al teatro e alla musica, con rappresentanze di gruppi da varie parti della regione.

Andrea Di Matteo

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