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Un bene rifugio i francobolli della Zona A di Trieste (Il Piccolo 15 feb)

di ROBERTO CARELLA

TRIESTE La crisi ha colpito anche il collezionismo. E la filatelia sta vivendo un momento difficile. Ma non tutti piangono. Vi sono settori che hanno ”tenuto” o addirittura hanno visto aumentare le quotazioni.

Quali sono? Nell’ambito classico gli antichi stati italiani e i valori di ottima ”centratura” del Regno. E una collezione fino ad ora relegata nel dimenticatoio: Trieste A, e cioé il periodo del governo militare alleato del secondo dopoguerra. Male invece San Marino, e male anche il Vaticano, le cui collezioni risentono di speculazioni nel recente passato e di tirature troppo alte rispetto al mercato.

Ma parliamo del vero e proprio boom registrato dai francobolli della ex zona A di Trieste, quelli sovrastampati AMG-FTT (Allied Military Government-Free Territory Trieste), dal 1947 all’autunno del 1954. Le quotazioni del primo periodo (dal 1947 al 1951) sono lievitate in media del 10 percento per i valori con gomma originale e integra. Il 10 percento è un valore di grande importanza se si paragona alle quotazioni degli altri settori del collezionismo.

Ma i dati più significativi vengono dal mondo delle aste: ebbene, le varietà e le buste viaggiate di Trieste A vengono vendute con aumenti del 30-40 percento rispetto allo scorso anno. Le lettere viaggiate ”in tariffa” dei primi quattro anni vengono letteralmente ”bruciate” dai collezionisti a prezzi anche superiori ai cataloghi. E infatti il ”Sassone” negli ultimi anni ha introdotto anche per Trieste zona A quotazioni differenziate per FDC (buste primo giorno, First Day Cover) e lettere viaggiate. La crisi ha comunque cambiato radicalmente il quadro della filatelia: contano, come detto, molto di più le buste viaggiate e, nell’ambito dei valori con gomma integra, vale come non mai la centratura. Un francobollo linguellato ma ottimamente centrato è più richiesto di uno a gomma integra (quindi senza linguella) ma con una brutta centratura della vignetta. E naturalmente Trieste non sfugge a queste leggi di mercato.

Perché tanto interesse per Trieste? Il sottosegretario Giovanardi, grande esperto di filatelia non ha dubbi: «Fra i collezionisti c’è il desiderio di riscoprire la storia del nostro Paese». E un commerciante di Trieste, Giancarlo Marega, erede di Mondolfo e Dolazza, ci spiega che gli investitori sono attratti dal fatto che Trieste zona A sia una collezione chiusa: «L’impegno economico è limitato se ci si accontenta della collezione base. Ma le soddisfazioni arrivano con le varietà e le dentellature che possono far lievitare la spesa a diverse migliaia di euro».

Ma non basta. Lo scorso anno è esploso il caso del ”Pinocchio” di Trieste, ovvero il francobollo sovrastampato non emesso, di cui è stato trovato un foglio intero e le cui quotazioni si aggirano secondo Bolaffi sui 20 mila euro e secondo il catalogo Sassone arrivano addirittura a quota 24 mila euro!

Infine, una considerazione amara: quanti conoscono il significato della sigla AMG-FTT e quanti sono in grado di mettere a fuoco il periodo del governo militare alleato della zona A? La risposta può arrivare proprio dalla filatelia che diventa quindi bene rifugio ma anche volano della memoria.

 

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