L’allestimento del Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata in via Torino inizierà mercoledì prossimo. Sarà pronto entro maggio o all’inizio di giugno. «Tra le opere custodite – dice la presidente dell’Irci Chiara Vigini – ci sarà anche una delle rappresentazioni precristiane della capretta di cui parla anche Pietro Kandler. Un vero simbolo dell’Istria». I vertici dell’Irci esultano per aver portato a compimento una vicenda durata molti anni e non priva di polemiche. In passato le associazioni degli Esuli non risparmiarono critiche al progetto: oggi buona parte delle sigle si rallegra dell’apertura, anche se l’Unione degli istriani sferza ancora la dirigenza dell’Irci. Tutti, in ogni caso, concordano sul fatto che i contenuti dovranno essere rivisti in futuro. […]Vigini non nasconde la soddisfazione: «Sarà un museo tecnologicamente avanzato e interattivo – dice -. Sarà parte del circuito dei Civici musei e dei Musei senza confini, a cui si accede con un biglietto unico». La presidente auspica che si trovi una soluzione alla questione dei quadri del Sartorio: «Soltanto un muro separa le opere dal museo, in qualche modo si potrà fare. La vicenda è complicata perché quei quadri sono pertinenza del ministero, non del Comune o dell’Irci».
Nella fotografia, il palazzo di Via Torino sede del Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata (foto www.ilpiccolo.it)
LEGGI L’ARTICOLO