Legge 54-89

Telecom Italia discrimina i nostri Esuli – 01ott13

Che molti settori dello Stato e alcune grosse aziende entrassero regolarmente in crisi ogni volta che un nostro Esule (nato in una località italiana poi ceduta alla Jugoslavia) si presentava allo sportello, è cosa ampiamente risaputa, nonostante leggi e decreti dal 1989 in poi. Ma che addirittura un servizio pubblico rifiutasse di fornire una prestazione solo perché il povero disgraziato di turno è nato a Pola, questa non l’avevamo ancora sentita.

 

E’ accaduto al nostro lettore F.D., nativo di Pola e residente a Bologna. Una storia che è un paradosso, da lui stesso raccontata (pur riassunta in sintesi) nella vibrata protesta rivolta a Telecom Italia.

 

Un vostro addetto commerciale si è presentato nel mio ufficio per segnalarmi la possibilità di aderire ad una Vs. offerta che prevedeva costi fissi mensili per una serie di servizi telefonici. Ho accettato controfirmando sia l’offerta che la proposta di passaggio in Telecom Italia da altro gestore.

 

Dopo qualche giorno da una Vs. operatrice mi è pervenuta la stupefacente telefonata con la quale venivo edotto che, essendo nato a Pola (attualmente Croazia ma come è noto italiana fino alla seconda guerra mondiale) non potevo usufruire di tale opportunità. In un primo momento la cosa mi è parsa come uno scherzo ma poi mi sono reso conto che l’operatrice parlava seriamente. Naturalmente ho vivacemente protestato concludendo la mia telefonata con grande amarezza.

 

Dopo qualche minuto sono stato ricontattato dalla stessa operatrice che mi ha ribadito l’impossibilità di accettarmi come cliente adducendo quale scusa che (riporto testualmente) ‘il sistema non accettava il fatto in quanto ero nato a Pola‘!!!

 

E’ ovvio che, per una questione di principio e a nome di tutti i profughi Giuliano-Dalmati, voglio rivalermi sul burocrate autore di una simile scemenza. In mancanza di risposta, adirò alle vie legali, ritenendo di essere stato oggetto di una comica ma disgustosa discriminazione.”

 

Come dar torto al nostro Esule? Telecom Italia, più volte “pizzicata” in flagranza sulla registrazione dei dati anagrafici dei nostri Esuli, continua imperterrita come se leggi, decreti e normative fossero carta straccia. Un ulteriore buon motivo per starne alla larga,

 

 

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