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Statua di Tudjman nel cuore di Spalato – 09gen13

La sua città, Spalato, è sull’orlo della bancarotta e stenta a fornire i servizi più urgenti alla popolazione, ma lui, Željko Kerum primo discusso e discutibile cittadino dell’urbe che fu di Diocleziano non vuol sentire scuse. E così ha già firmato la gara d’appalto per la costruzione di una statua alta quattro metri in onore del defunto primo presidente della Croazia indipendente, Franjo Tudjman. Il luogo? l’area vicina al mercato centrale della città proprio là dove nel 1962 il maresciallo Tito parlò agli spalatini. Costo dell’opera: 40mila euro. Per alcuni si tratta di una spesa assolutamente inutile e del tutto evitabile viste le pessime condizioni finanziarie in cui versa la municipalità. Per altri altro non è se non una sorta di “captatio benevolentiae” da parte di Kerum in vista delle prossime elezioni amministrative. Tant’è è lui, il primo cittadino, ha già deciso.

 

Ma Tudjman è improvvisamente diventato importante anche per Osijek, capoluogo cella Slavonia e quarta città della Croazia. Anche qui l’amministrazione municipale (la città è storicamente espressione della destra del Paese) ha deciso di erigere una statua in onore di Franjo Tudjman. Anche qui la gara d’appalto è già partita, ma non si segnala, al contrario di Spalato, nessun segnale contrario all’iniziativa. Molto soddisfatta delle iniziative monumentali la famiglia del defunto primo presidente della Croazia indipendente. «La Croazia – ha dichiarato il figlio dell’ex generale, Miroslav Tudjman – si trova in crisi proprio perché non riesce a trovare l’unità sul rispetto di quei valori che hanno guidato la Croazia all’indipendenza» e ha preannunciato che la sua famiglia ha intenzione di tutelare il proprio cognome proprio come ha fatto la famiglia Tito. Nel Paese ex jugoslavo, finora, monumenti dedicati a Franjo Tudjman si trovano già eretti in nove città: Kaštel Lukšic, Makarska, Biograd, Virovitica, Požega, Bibinje, Široki Brijeg, Solin e Brdovec ma non la capitale Zagabria.

 

Ma gli afflati monumentali di Kerum non si esauriscono con la costruzione della statua in onore di Tudjman. L’imprevedibile primo cittadino di Spalato è pronto nei prossimi mesi a erigere sul monte Mariano che si innalza alle spalle del centro urbano e salito tristemente alle cronache per l’omicidio della giovane turista messicana per mano dell’assassino che tifava Milan una gigantesca croce alta quasi 22 metri e larga 10. Costo previsto per la sua realizzazione: 60mila euro. La croce sarà praticamente la copia di quella che, nello stesso punto, si innalzava sopra Spalato nel 1900 e che nel 1917 fu abbattuta dai soldati dell’Impero austro-ungarico. Stavolta il vulcanico Kerum ribatte alle accuse della mancanza di soldi col fatto che la gigantesca opera sarà realizzata interamente grazie a donazioni per cui non sarà intaccato il bilancio municipale.

 

Ma non dimentichiamo che poco tempo fa ancora lui, il sindaco Kerum aveva preannunciato la realizzazione ancora sul monte Mariano di una gigantesca statua di Gesù Cristo molto simile a quella che sovrasta Rio de Janeiro. La popolazione di “Kerumland”, come è stato definito il Comune di Spalato a causa delle visionarie iniziative del suo sindaco, vive perplessa le decisioni prese dal proprio “vojvoda” mentre giornalmente deve fare i conti con un’amministrazione pubblica che non funziona a causa della mancanza di soldi, molti, troppi, finiti nelle tasche di abili e “coperti” approfittatori (qualcuno li chiama troppo elegantemente tycoon quando il termine corretto sarebbe quello di ladri) e un portafoglio dove proliferano le ragnatele al posto delle kune. Ma lui, lo zar di Kerumland non demorde. Almeno fino alla fine del mandato. E se venisse rieletto?

 

Mauro Manzin

“Il Piccolo” 8 gennaio 2013

 

 

 

Il controverso sindaco di Spalato, Željko Kerum (foto www.slobodnaevropa.org)

 

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