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Slovenia protesta ufficialmente per foto Giorno del Ricordo

Diventa un caso diplomatico la foto del manifesto del Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo. Il ministero Affari Esteri della Repubblica di Slovenia ha consegnato ieri una nota di protesta all'ambasciatore d'Italia a Lubiana Alessandro Pietromarchi per quello che viene definito un atto di «falsificazione della storia e manipolazione dei documenti storici».

Sulla locandina della manifestazione celebrativa della Giornata del ricordo, organizzata dal Comune di Bastia Umbra (provincia di Perugia) in collaborazione con l'Unione degli istriani, è stata usata infatti la foto di un gruppo di soldati italiani che il 31 luglio del 1942 hanno fucilato cinque patrioti sloveni nel villaggio di Dane (la conferma è giunta dal Museo di storia contemporanea di Lubiana), anche se il testo e il senso della cerimonia suggerivano esattamente il contrario, e quella foto doveva rappresentare le violenze subite dalla popolazione italiana nell'ex Jugoslavia nell'immediato dopoguerra.

La manipolazione della foto è un gesto moralmente condannabile, si legge nel comunicato del ministero Esteri. Per la diplomazia slovena, il fatto che la stessa foto, il 9 febbraio, sia stata pubblicata, sempre nel contesto sbagliato, anche sul sito del ministero degli Interni italiano, non contribuisce ai rapporti di buon vicinato, che devono invece essere basati sul riconoscimento dei fatti storici. L'«errore» nel manifesto della Giornata del ricordo è stato scoperto dall'Iniziativa civica per il Litorale, che nei giorni scorsi ha inviato una lettera al comune di Bastia Umbra e all'Unione degli istriani, definendo «perverso, offensivo, ignobile e disgustoso questo tentativo di manipolare la storia».

f.b. su Il Piccolo del 3 marzo 2011

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