Il comune di Bastia Umbra ha risposto al giornale "Primorski dnevnik" in merito alla questione del manifesto per il Giorno del Ricordo e la fotografia dei militari italiani che fucilano gli ostaggi sloveni a Dane in Slovenia il 31 luglio 1942.
La lettera è firmata dall'assessore alla cultura del Comune di Bastia Umbra Rosella Aristei.
(courtesy Sandor Tence – Primorski dnevnik)
La volontà dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bastia Umbra, recepita graficamente nel manifesto del "Giorno del ricordo" , è stata quella di aver voluto evidenziare , con una creazione grafica attraverso elementi identificativi e simbolici , la violenza nelle sue varie forme , tutte esecrabili, violenza che ha caratterizzato quel periodo storico e segnatamente le zone di confine italo- slovene.
Un altro obiettivo nel commemorare il Giorno del Ricordo , confermato anche dagli interventi di Nino Benvenuti, dalle parole di un rappresentante dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, dalla mostra realizzata con le masserizie del campo profughi di Padriciano, grazie alla disponibilità dell’”Unione degli Istriani”, è stato quello di aver voluto creare un momento di riflessione e non di divisione su una vicenda storica di dolore e di violenza consumata ai danni della comunità italiana con il forzato esodo dall'Istria e la conseguente e dolorosa emarginazione nei campi profughi italiani.
Per le giovani generazioni il messaggio, intensamente recepito, è stato quello “ del ricordo” per “ non dimenticare” e nello stesso tempo per “far crescere consapevolezza” sulla necessità di rifiutare ogni forma di violenza e di impegnarsi per evitare il ripetersi di simili tragici eventi.
Ci sorprende infine lo “scalpore” di Trieste e della Slovenia per la foto scelta, foto che è pubblicata da tempo su alcuni siti Internet dedicati alle Foibe. Tale foto non è stata né fornita né suggerita dall’ “Unione degli Istriani”, ma direttamente costruita dal grafico, anche nel rispetto e nello spirito della Legge istitutiva del “Giorno del Ricordo” che richiama la “ più complessa vicenda del confine orientale”
Con la speranza di aver esaurientemente risposto alla sua nota colgo l'occasione per formulare i miei auguri di buon lavoro.
Rosella Aristei
Assessore alla Cultura del Comune di Bastia Umbra