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Slobodna Dalmacija – 120208 – Le foibe demoliscono la pace in Europa

di Snjezana Dukic

L’Ufficio delle presidenza della Repubblica ha reagito lunedì scorso alle dichiarazioni del presidente italiano, Giorgio Napoletano, proferite il giorno prima alla cerimonia ufficiale tenutasi nell’anniversario del “Giorno del Ricordo”.

Il presidente italiano ha detto che “ qualche reazione inconsulta, fuori d’Italia, al discorso dell’anno precedente, non ha scalfito la mia convinzione che, in riferimento al calvario di Italiani nelle foibe, era giusto esprimermi nel senso che si fosse trattato di pulizia etnica”.

 “ La conferma delle espressioni e delle qualificazioni, usate dal presidente italiano un anno fa, è in contrasto non soltanto coll’atmosfera che contraddistinse l’incontro dei due presidenti a Brno, ma anche coll’idea di una pacifica, unita e dinamica. Europa “ – sta scritto nel comunicato della Presidenza..

Il presidente italiano nella sua allocuzione non ha specificamente alluso a Stjepan Mesic, presidente croato, rilevando unicamente che “ le reazioni al suo discorso provennero da fuori Italia “.

Odio sanguinario.

Vero è che proprio un anno fa il presidente Mesic reagì al discorso del presidente italiano, il quale qualificò il dramma delle foibe come la “ la barbarie del secolo”,  come “ odio sanguinario slavo” e come “aspirazione all’annessione del territorio”..

Il presidente Mesic, allora, reagì, sottolineando che nelle dichiarazioni di Napoletano non fosse possibile non intravedere “tracce di aperto razzismo, di revisionismo storico e di revanscismo politico”.

Alle parole di Mesic, l’Unione Europea oppose la necessità di moderare i toni, avvertendolo di aver adoperato  dichiarazioni troppo aspre. Al fine di dipanare le incomprensioni connesse con le foibe, i due presidenti s’incontrarono, nel maggio dell’anno scorso,  a Brno.

L’Ufficio della Presidenza ritiene che non via sia bisogno di aggiungere o di togliere una parola alla dichiarazione con la quale il presidente Mesic, un anno fa, reagì al discorso del capo dello stato italiano. – si adduce negli uffici della Presidenza della Repubblica.

Nel comunicato si rileva, pure, che i buoni e sviluppati rapporti con tutti paesi confinanti, il confronto col passato, in tutte le sue sfaccettature, la completa parità di diritti nei rapporti internazionali continuano a rappresentare valori basilari della politica estera.

Il “Giorno del Ricordo” è stato celebrato, domenica scorsa, in tutta Italia.

A Trieste, nei pressi della foiba di Bassovizza, è stato aperto un centro di documentazione; a Roma è stata inaugurata una mostra, è stato scoperto un monumento; ed in alcune altre città  sono state dedicate vie al “Giorno del Ricordo”, alle foibe ed all’esodo di Italiani dall’Istria, da  Fiume,  dalla Dalmazia.

 

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